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FolleMente, il dilemma tra amore e razionalità

L’animo umano è infinitamente complicato. Siamo preda continuamente di emozioni talvolta contrastanti tra loro. Ma in questo duello tra emozioni chi vince? La nuova commedia di Paolo Genovese FolleMente, l’autore di Perfetti sconosciuti, vuole rispondere a questa domanda cercando di immaginare quello che succede dentro la mente umana.

La trama

Il film si basa sull’idea che la mente sia un luogo complesso e affollato, abitato da molteplici personalità che convivono e si contendono il controllo. La cornice narrativa è quella di un normale primo appuntamento, raccontato attraverso una commedia romantica. Lara (Pilar Fogliati), restauratrice di mobili non proprio fortunata in amore e Piero (Edoardo Leo), un professore di storia e filosofia divorziato e con una figlia adolescente, si incontrano come in molte storie d’amore in un bar. Si danno appuntamento. Una cena a casa di lei.

Lo spettatore viene così guidato nei pensieri dei protagonisti, dove le loro diverse personalità prendono forma. Il tutto raccontato come in una piece teatrale in cui, come nella perfetta tragedia aristotelica, viene rispettata un’unità di luogo, tempo e azione. Le varie emozioni dialogano tra di loro confrontandosi e litigando per avere il sopravvento e determinare le azioni finali.

I fantasmi nella mente

La psiche dei due protagonisti si splitta in cinque componenti tutti in guerra tra di loro. Le due anime romantiche Giulietta (Vittoria Puccini) e Romeo (Maurizio Lastrico) che hanno paura di ferirsi aprendosi all’altro, ma che allo stesso tempo hanno voglia di sognare una vita insieme. Eros (Claudio Santamaria) e Trilli (Emanuela Fanelli), i fantasmi dell’erotismo che interpretano la vis comica del film, con le battute più divertenti della commedia. Valium (Rocco Papaleo) e Scheggia, due personaggi agli antipodi, uno profondamente depresso e inattivo sommerso dalle pasticche di xanax, l’altra anarchica e rock, irrequieta e sfrenata.

L’amore non è razionale

Infine i due personaggi che sono responsabili dell’asse portante della personalità dei due protagonisti. In Piero a guidare l’equipe delle emozioni la figura burbera del Professore interpretato da Marco Giallini. Rappresenta la razionalità, la voce della coscienza. Deciso a non innamorarsi perché l’amore, come ha imparato bene con la rottura con la moglie precedente, implica il dolore. Ha perciò deciso di vivere in un completo stato di atarassia senza amore. In Lara il timone è tenuto da Alfa (Claudia Pandolfi), una convinta femminista, intransigente, dall’animo severo ma dal cuore d’oro.

Emozionante è il finale in cui queste emozioni così diverse e lontane tra loro arrivano a un momento di conciliazione. I sentimenti di lei invitano fisicamente i sentimenti di lui in casa per cercare di comprendersi a vicenda.

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