
Due gare e via. Sembra già essere giunta al termine l’avventura di Liam Lawson con Red Bull Racing. Stando a quanto riportato dal quotidiano olandese De Telegraaf, Yuki Tsunoda prenderà il sedile del neozelandese a partire dal Gran Premio del Giappone. La decisione sarebbe stata presa dal team principal Christian Horner e dal super consulente Helmut Marko, in accordo con il CEO del gruppo. Il n° 22 dovrebbe fare il suo debutto nel suo GP di casa a Suzuka, in programma nel fine settimana dal 4-6 aprile.
La decisione
Dopo le voci che erano circolate nel paddock dopo il Gran Premio della Cina a Shangai, sembra che Lawson ora abbia davvero le ore contate. Si attende solo una comunicazione ufficiale del team. Christian Horner e Helmut Marko avrebbero incontrato a Dubai il patron di Red Bull, Chalerm Yoovidhya. L’accordo è stato descritto dal giornale dei Paesi Bassi De Telegraaf come un provvedimento preso dalla coppia Horner- Marko. Pochi mesi fa la scuderia aveva rotto anticipatamente il contratto con Sergio Perez, pagando una buonuscita da 18 milioni di euro, per favorire proprio Liam Lawson, preferito al pilota del team satellite per via della “migliore tenuta mentale” del n° 30.
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Ad aggiungere ulteriore pressione sulle scelte dei vertici Red Bull ci sono le pressioni fatte da Honda. Tsunoda è fortemente sostenuto dalla casa fornitrice delle power unit del team, sin da quando il nipponico è entrato a far parte dell’Academy. Christian Horner ha voluto comunque specificare che il percorso di Lawson con la famiglia Red Bull non terminerebbe qui, ma proseguirebbe alla Racing Bulls (VCARB), il team minore. Troppe le differenze con il vicino di box Verstappen, che sembra guidare una macchina cucita su misura. Lo stesso quattro volte iridato ha però ammesso che non sarà facile difendere la corona questa stagione.
I numeri
Il passaggio in Red Bull è stato tutt’altro che all’altezza delle aspettative, considerando che Lawson è il pilota con meno gare nel team minore prima di essere promosso. Il sostituto di Perez non solo non è mai stato in grado di tenere il passo di Max Verstappen, ma non è mai riuscito nemmeno ad avvicinarcisi. Al Gran Premio di Australia ha concluso le qualifiche in diciottesima posizione, mentre in gara si è ritirato in seguito a un incidente. In Cina è andata possibilmente peggio. Nella gara sprint di sabato ha concluso al 14° posto dopo essersi qualificato ventesimo nella sprint shootout. Disastrose le qualifiche per la gara: ventesima posizione, risultato che ha portato il team a optare per una partenza dalla pit lane. La domenica di Shanghai resta comunque il miglior risultato in Red Bull con una dodicesima posizione. Con due sole gare disputate, Lawson sarebbe il pilota con il minor numero di gran premi corsi in Red Bull.
Stando a quanto riportato dai media olandesi, il campione del mondo in carica Max Verstappen sarebbe contrario alla scelta. Per il n°1 il vero aspetto critico non sono le prestazioni di Lawson, la performance della monoposto stessa. Inoltre, il secondo pilota della Red Bull ha fatto sapere di non essere a conoscenza di trattative tra il team e Tsunoda, e di aver appreso il tutto tramite un contenuto pubblicato sui social. Il secondo sedile resta un tabù. Un eventuale passaggio in Red Bull potrebbe rappresentare un downgrade per il giapponese.
È chiaro come Red Bull punti solo sul primo pilota (Verstappen), e doversi adattare a una vettura completamente nuova a stagione in corso potrebbe essere più difficile del previsto. Molti vedono la VCARB 02 come una vettura più competitiva del progetto RB21. In Australia Helmut Marko ironizzava su come il team stesse prendendo in considerazione di scambiare Isack Hadjar con l’olandese, per aiutarlo nella lotta al titolo mondiale.