Si intravedono i primi passi avanti in casa Ferrari. Non che si possa gioire per un 3° e un 4° posto, ma il nuovo fondo introdotto per il fine settimana austriaco ha dato i suoi frutti. L’aggiornamento portato al Red Bull Ring ha migliorato la guidabilità della SF-25. Il gap con McLaren rimane, ma il Cavallino Rampante si è quantomeno ripreso la posizione di seconda forza nel mondiale costruttori. La terza vittoria stagionale di Lando Norris gli permette di accorciare sul suo compagno di squadra Oscar Piastri, 2° al traguardo. L’australiano resta leader della classifica piloti con 15 punti di vantaggio.
Una piccola speranza
Nel primo vero appuntamento in cui la Ferrari porta delle migliorie alla sua monoposto, i suoi alfieri hanno provato a minacciare il dominio Papaya. Gli aggiornamenti funzionano, e anche i piloti si sono detti soddisfatti delle modifiche apportate in Stiria. Il quarto podio stagionale di Charles Leclerc e il 4° posto di Lewis Hamilton permettono agli uomini di Vasseur di conquistare un buon bottino di tappa. Miglior piazzamento in gara per il britannico con la Rossa (sprint escluse).

Dopo 70 giri in cui Norris e Piastri hanno spinto al massimo, il margine tra il vincitore e Leclerc è di 19,8 secondi: tre decimi di ritardo in media al giro. La maggior parte del gap accumulato nel primo stint di gara. La SF-25 fatica ancora nella parte iniziale della corsa, a pieno carico di benzina. Più avanti, la Rossa riesce a gestire meglio gli pneumatici e a estrarre altro potenziale. McLaren, invece, riesce a portare le gomme nella finestra di utilizzo sin dall’inizio. Inoltre, la MCL39 non sembra subire alcun degrado quando i suoi piloti si trovano vicino a un’altra monoposto.
Da quando sono state introdotte le vetture ad effetto suolo nel 2022, inseguire la monoposto che precede mette sotto forte stress le coperture Pirelli, rendendo più difficile la gestione della gomma da parte dei piloti. L’aria sporca (le turbolenze generate dal passaggio della macchina attraverso l’aria) rende più difficile per la vettura inseguitrice mantenere il carico aerodinamico, riducendo la sua aderenza e la sua velocità, specialmente in curva. Il team principal della Red Bull, Christian Horner, è rimasto stupito dalla facilità con cui i Papaya gestiscono le gomme: «È impressionante come riescono a tenere il passo. Le loro gomme non degradano, è incredibile: rimangono quasi intatte».
In un limbo
Ci si aspetta ulteriori aggiornamenti del Cavallino Rampante già al prossimo appuntamento del calendario: Silverstone. Nella conferenza stampa post-gara, ai microfoni di Sky Sport F1 Italia, Leclerc si è detto discretamente soddisfatto per il risultato ottenuto, ma non ha comunque nascosto un certo disappunto per il distacco dalle vetture di Woking: «Anche se avessimo avuto la gara perfetta, non credo che la McLaren fosse raggiungibile. Però stiamo facendo dei passi in avanti».
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Un entusiasmo contenuto quindi quello del n°16, che già a inizio anno aveva messo in chiaro come il suo unico obiettivo per il 2025 fosse vincere: «Non dobbiamo accontentarci di un terzo posto, ma in una stagione come questa è uno step in avanti che fa bene al morale di tutti. Dietro le quinte c’è tanto lavoro, stiamo spingendo tanto».
In gara, sia Leclerc che Hamilton si sono trovati nella ‘terra di nessuno’. Non avevano il passo per impensierire la McLaren, ma ne avevano decisamente di più del loro primo inseguitore, George Russell. Ferrari si ricandida a essere seconda forza, e questo è l’aspetto positivo. Il lato negativo è l’incapacità della squadra di Maranello di dare ai suoi piloti una vettura davvero competitiva. Già prima dell’inizio della corsa, l’ingegnere di pista di Charles, Bryan Bozzi, gli ha chiesto di fare lift and coast (cioè alzare il piede dall’acceleratore prima del punto di frenata, lasciando che l’aerodinamica dell’auto rallenti la vettura) per gestire le temperature di freni e gomme.
Incidenti di percorso
Weekend da dimenticare per la Mercedes, soprattutto per Andrea Kimi Antonelli. Dopo il podio ottenuto in Canada, AKA deve archiviare il prima possibile il 12° appuntamento del calendario. Disastrosa la qualifica del sabato, chiusa al 9° posto con un ritardo di +1.305 secondi: un abisso in termini di performance, soprattutto su un circuito breve come quello austriaco. Il tempo della pole è stato firmato da Norris in 1:03.971.

Catastrofica anche la gara, terminata al primo giro in curva 3. Verso la salita che porta alla seconda zona DRS del circuito, Antonelli ha provato ad affondare la staccata su Liam Lawson e Gabriel Bortoleto. In frenata è arrivato al bloccaggio dell’anteriore sinistra e ha colpito il quattro volte campione del mondo Max Verstappen. Uno strike, quello del talento bolognese, che è costato il ritiro sia a lui che all’olandese. Il 18enne si è poi scusato con il pilota della Red Bull, lucido e allo stesso tempo rammaricato per l’incidente.
«Ovviamente accetto le scuse di Kimi. Ho un ottimo rapporto con lui e so che non c’era alcuna intenzione: è stato semplicemente molto sfortunato». Verstappen ha poi commentato l’incidente e della sua rincorsa al quinto titolo mondiale: «All’inizio non avevo neanche capito che cosa fosse successo, ho solo sentito l’impatto. Il ritiro non mi pesa più di tanto, il campionato è ormai lontano. A dirla tutta, non ci penso nemmeno più».