Un’offerta straordinaria è stata accordata tra il presidente di El Salvador, Nayib Bukele, e il segretario di Stato americano, Marco Rubio. Dopo l’incontro tra le due autorità, la piccola repubblica dell’America centrale si è proposta per ricevere nelle sue prigioni migranti e detenuti espulsi dagli Stati Uniti.
La disponibilità di Bukele
La collaborazione tra i due paesi è volta a porre un controllo all’immigrazione irregolare e alle organizzazioni criminali transnazionali. Terminata la riunione, Bukele ha dichiarato ai giornalisti di aver offerto agli Stati Uniti «l’opportunità di esternalizzare parte del loro sistema carcerario». Infatti, il leader si è reso disponibile ad accogliere sia migranti illegali entrati negli Stati Uniti sia cittadini americani che stanno scontando una pena nel Paese.
«Il compenso sarà relativamente basso per gli Stati Uniti, ma significativo per noi, rendendo sostenibile il nostro intero sistema carcerario». In cambio, El Salvador riceverebbe una commissione pagata dagli Usa per ogni persona espulsa. Inoltre, fa sapere il dipartimento di Stato americano, il Paese emetterà «una deroga per sbloccare l’assistenza» a El Salvador. Applicabile solo su questioni inerenti al tema delle frontiere e della sicurezza.
Cosa prevedono gli arresti
Lo scambio avverrebbe regolarmente con il trasferimento dei detenuti al Centro de Confinamiento del Terrorismo. Lo stabilimento è stato costruito per volere di Bukele con l’obiettivo di ospitare i criminali delle bande armate. Ma la prigione, che è in grado di contenere più di 40mila persone, è già in una situazione deplorevole con un grave sovraffollamento.
Nonostante ciò, secondo i funzionari, la collaborazione potrebbe essere l’opzione migliore per i membri di gang venezuelane condannati per crimini negli Stati Uniti, qualora Caracas si rifiutasse di accettarli. Infatti, le autorità di El Salvador hanno dichiarato che arresteranno «gli immigrati illegali criminali provenienti da qualsiasi Paese», compresi «i membri della banda venezuelana Tren de Aragua».
Un accordo «senza precedenti»
Rubio ha iniziato di recente il suo tour in America Centrale. El Salvador è stata la seconda tappa, dopo i due giorni passati a Panama, paese che ha annunciato la sua uscita dalla Via della Seta cinese. Successivamente Rubio andrà in Costa Rica, Guatemala e Repubblica Dominicana, con l’intento di stringere legami forti con i leader mondiali.
L’iniziativa è volta a negoziare con i Paesi Terzi sicuri, soddisfando le richieste dell’amministrazione Trump in tema di immigrazione. In questo modo gli Stati Uniti metterebbero in moto la macchina di repressione migratoria voluta dal neopresidente, espellendo gli irregolari.
L’accordo con El Salvador, secondo Bukele, «non ha precedenti nella storia delle relazioni con l’America Latina» e ha un «raggio d’azione molto maggiore rispetto agli accordi stipulati sei anni fa, nel 2019».