Champions League: l’Inter batte il Bayern Monaco e sogna in grande

Impresa nerazzurra all’Allianz Arena di Monaco. L’Inter vince in trasferta per 2-1 sul Bayern Monaco e si aggiudica la gara di andata dei quarti di finale di Champions League. Prestazione perfetta degli uomini di Inzaghi, che non si sono limitati a difendere, ma hanno giocato con mentalità e palla a terra. Lautaro realizza una rete spettacolare, Frattesi la chiude all’ultimo respiro. Partita di carattere e sofferenza che bisognerà replicare per completare l’impresa a San Siro nel match di ritorno. L’Arsenal travolge il Real Madrid per 3-0. Star indiscussa della partita Declan Rice, che all’Emirates Stadium incanta con due punizioni da cineteca. Il ritorno dei quarti di finale di Champions si disputeranno martedì 15 e mercoledì 16 aprile alle 21:00.

La partita ai Raggi X

Primo tempo

La squadra di Inzaghi soffre per tutti i 26’ minuti iniziali del primo tempo. Il Bayern Monaco pressa alto i portatori di palla dell’Inter, costringendoli più volte a ripartire da Sommer. I biancorossi riescono più volte a intercettare la sfera nella metà campo avversaria e a innescare Michel Olise sulla fascia destra. Momento chiave della partita il palo colpito da Harry Kane. Dopo un recupero di Bastoni su Sané, un poco reattivo Pavard restituisce il pallone a Olise. L’esterno del Bayern si fa strada in area e serve Kane, solo davanti a Sommer. L’attaccante inglese apre troppo il piatto e scheggia la parte esterna del palo lontano.

Qui il momento della svolta interista. Gli undici di Inzaghi iniziano a uscire dalla propria metà campo e si rendono subito pericolosi. Carlos Augusto è il primo a minacciare la porta difesa da Urbig. Come l’azione che porterà ad entrambi i gol, l’Inter sviluppa le sue azioni passando dal centro del campo, anziché dalle fasce. Di solito l’Inter punta sui suoi terzini di spinta per arrivare a crossare dal fondo per le sue due punte, o effettuare un cambio a tutto campo per il quinto (l’esterno) opposto.

La rete del vantaggio è un’opera corale, una rete di otto passaggi a due tocchi sviluppata a tutto campo. Il finale dell’azione, una replica del gol di Hakan Çalhanoğlu contro il Monza la passata stagione. Sommer inizia, Carlos Augusto fornisce il cross per l’assist per Thuram che di tacco serve il n° 10. Lautaro finalizza con un gol d’esterno sensazionale. Fuori causa il portiere del Bayern. Fondamentale nell’azione il lavoro dei due attaccanti. All’inizio dell’azione le due punte sono nel cerchio di metà campo a raccogliere il rinvio dell’estremo difensore. Lottano, conquistano e rifiniscono a centrocampo, e poi vanno ad aggredire l’area. Questa la chiave della partita dell’Inter, l’apporto del reparto offensivo in fase di costruzione e in difesa. Grinta e sacrificio, così la Thu-La a Monaco.

Secondo Tempo

Nel secondo tempo l’Inter soffre, e viene schiacciata dal pressing asfissiante degli undici di Vincent Kompany. Il Bayern calcia più volte verso la porta di Sommer. Lo svizzero alza la saracinesca e salva più volte il risultato. All’85esimo minuto Kimmich mette un cross che supera tutta l’area e arriva a Leimer. Dall’interno dell’area rimette in mezzo per Thomas Müller, l’attaccante simbolo dei bavaresi, che con la porta spalancata firma il momentaneo 1-1.

 

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Cinque minuti alla fine. Partita in parità. Uscire dalla fortezza dei tedeschi strappando un pareggio sarebbe già un’impresa. Invece, con coraggio Inzaghi ha spinto i suoi a continuare, a crederci e non mollare. Subito l’Inter si è caricata ed è andata alla ricerca del vantaggio. I nerazzurri ripartono grazie al lavoro di Barella, protagonista di una partita solidissima, e alla rifinitura proprio di Lautaro Martínez a centrocampo. Uno-due tra il capitano e il ventitré che serve Carlos Augusto. Dal vertice dell’area piccola l’ex Monza serve Frattesi a centro area e il centrocampista azzurro deve solo appoggiare in rete il 2-1. L’impresa non è ancora compiuta, ma resta una vittoria che è già storia.

Impresa

L’Inter espugna l’Allianz Arena e pone fine a un periodo di imbattibilità in casa dei bavaresi che in Champions League durava da aprile 2021. I nerazzurri vincono di nuovo contro il Bayern Monaco quattordici anni dopo lo storico 2-3 degli ottavi di finale della stagione 2010/2011. Gli undici capitanati da Lautaro Martínez sono riusciti a reggere l’urto degli attacchi del Bayern. Kompany aveva preparato la partita mettendo ognuno dei suoi effettivi a uomo sui giocatori dell’Inter. Raphaël Guerreiro su Çalhanoğlu, Kimmich su Barella e Goretzka a marcare Mkhitaryan.

Tutti i comparti della squadra di Inzaghi hanno risposto alla perfezione, dalla difesa all’attacco, ma una nota di merito va al centrocampo e al solito, l’instancabile Nicolò Barella. Il premio di man of the match lo prende Bastoni, ma lo avrebbe meritato il cagliaritano. In campo per tutti e i 90’ minuti più recupero, con 45/49 passaggi riusciti (92%).

Nicolò Barella e Josip Stanišić in un contrasto durante Bayern Monaco vs Inter

Una notte da record quella dell’Inter in Champions: è la prima squadra a schierare quattro giocatori di almeno 35 anni – Acerbi (37), Sommer (36), Mkhitarian (36) e Darmian (35) – nella formazione titolare in una partita della fase a eliminazione diretta. E forse è questa la formula vincente di Inzaghi. Dei veterani, dei giocatori di esperienza a fare da collante in ogni reparto, affiancati a giocatori più giovani e senatori del club. Visibilmente affaticato, e al tempo stesso ispirato, Lautaro. Il Toro di Bahía Blanca è a quota sette reti, una sola rete da Eto’o, che nel 2011 ne realizzò otto in quella campagna di Champions. Ora a quota 19 marcature, una in più di Adriano, l’attaccante argentino è il miglior realizzatore di sempre per l’Inter nella massima competizione europea per club.

Le dichiarazioni dei protagonisti

«Più del risultato penserei a che tipo di partita abbiamo fatto, da come la abbiamo sviluppata, come abbiamo giocato. Tra sette giorni ci sarà il ritorno con una squadra fortissima, ma siamo stati in grado di tenergli testa con determinazione, coraggio e aggressività», queste le parole di un emozionato Simone Inzaghi nella conferenza stampa al termine della partita. Il piacentino è già concentrato e guarda quindi al ritorno, conscio del fatto che il lavoro non è concluso.

È stata una serata speciale per Davide Frattesi. Il gol che ha regalato nel finale la vittoria arriva dopo un periodo complicato a causa della morte della nonna del centrocampista, avvenuta nei giorni scorsi e alla quale Frattesi era particolarmente legato. «E’ stato difficile per me vedere mia nonna così, in questo periodo non sono riuscito a essere me stesso. Sono sicuro che questa sera c’è stato sicuramente il suo zampino e son sicuro che magari da lassù qualche strillo lo avrà fatto».

«Dopo il pareggio di Parma dovevamo dimostrare, abbiamo parlato tantissimo con i ragazzi. La partita di oggi è completa sotto tutti gli aspetti: carattere, personalità, qualità, la fase di non possesso l’abbiamo fatta molto bene contro una squadra fortissima. Sono felice perché i ragazzi hanno dimostrato ancora di valere tanto», ha dichiarato Lautaro. E sul gol dell’1-0: «Marcus mi ha lasciato una grandissima palla. Volevo calciare col sinistro, ma c’era tanta gente in mezzo e ho optato per cambiare piede. Per fortuna è entrata».

 

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