Cassino, padre accusato di abusi dalla figlia 14enne si uccide.

E’ fissata per oggi pomeriggio l’autopsia dell’uomo accusato di abusi dalla figlia 14enne. Il 54enne, agente di polizia penitenziaria, si è impiccato ieri alle grate della chiesa di San Tommaso d’Aquino a Roccasecca, in provincia di Cassino. Secondo quanto si è appreso, i funerali dovrebbero svolgersi domani a Roccasecca. Non è escluso che possa essere scelta proprio la chiesa davanti alla quale l’uomo si è tolto la vita. E intanto resta da chiarire se la traccia del compito in classe, in cui la 14enne ha rivelato di essere vittima di abusi sessuali, possa essere stato dato di proposito perché l’insegnante sospettava qualcosa.

«L’avevo sentito l’ultima volta pochi giorni fa, avevamo parlato della eventuale nomina di un consulente di parte in vista dell’imminente incidente probatorio. C’era tutta la volontà di collaborare con la magistratura e di dimostrare la sua innocenza», ha detto l’avvocato Domenico Di Tano.

La madre della 14enne, convocata dalla dirigente scolastica avvertita dalla docente di italiano, aveva sporto denuncia. Alla polizia aveva anche riferito di essere venuta a conoscenza degli abusi sessuali subiti dalla figlia solo dopo aver letto il tema, dove la ragazza racconta che le violenze avvenivano “ogni volta che rimanevamo io e lui soli”.

«Non restare sola con papà», aveva detto di averle raccomandato, secondo quanto si legge nell’ordinanza del Gip. La donna aveva anche raccontato di un episodio simile accaduto alla sua prima figlia, ora ventottenne, precisando «che in quell’occasione il marito le aveva promesso che non si sarebbero più verificati fatti analoghi».

 

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