Al buio per 4 ore, il racconto di un pomeriggio di blackout

Sono le 14.45 quando in alcune zone residenziali di Buccinasco, nell’hinterland milanese, la corrente elettrica si interrompe. E’ venerdì 4 dicembre e fuori piove senza sosta dalle prime ore del mattino. Un blackout potrebbe sembrare quasi normale viste le condizioni meteorologiche. Ma per alcune vie della città è l’inizio di un lungo pomeriggio al buio durato più di quattro ore.

I tentativi di avere risposte

Passano 20 minuti, poi altri 20 e così la prima ora. Alle 15.45 ancora nessun segnale di luce. A quel punto iniziano le prime telefonate alla compagnia elettrica per cercare di capire cosa sta succedendo. 

Dopo aver atteso in linea per alcuni minuti, finalmente dall’altra parte del telefono si sente la voce di un operatore: «Buongiorno, come posso aiutarla?». E la risposta è stata: «Vorrei avere qualche aggiornamento sul guasto delle rete elettrica a Buccinasco. Siamo senza luce da più di un’ora». Nessun indicazione precisa sulla causa del problema. L’operatore si limita a dire che la segnalazione è già stata fatta e che i tecnici sono già al lavoro per risolvere il problema. Intanto fuori sono le 16 e la luce naturale inizia lentamente ad affievolirsi.

La situazione negli altri comuni

Nei comuni limitrofi la situazione sembra essere differente. A Cesano Boscone e Trezzano sul Naviglio non si registrano particolari problemi. Anche se, racconta un abitante di uno dei due comuni, «l’uscita della tangenziale di Cesano Boscone è stata chiusa e i semafori sono andati in tilt». 

Negli altri quartieri di Buccinasco, invece, il problema ha creato qualche disagio: «Dovevo sostenere un esame importante, ma la connessione continuava a cadere. Fortunatamente la corrente elettrica è stata ripristinata in breve tempo, ma ho comunque avuto paura di non riuscire a collegarmi», racconta uno studente universitario e abitante nel comune.

Anche per chi lavora da casa, non sono mancati gli ostacoli: «Dovevo visitare delle pazienti nel mio studio, ma non ho potuto. Ogni volta che ne arrivava uno, dovevo farlo tornare a casa e annullare l’appuntamento», spiega un medico della zona.

I primi aggiornamenti
Candela accesa: uno dei modi per illuminare la stanza durante il blackout

Sono le 17.10 e ancora nessun aggiornamento all’orizzonte. Un pò di agitazione e sconforto iniziano a farsi sentire. Tra candele accese e torce del telefono, si tenta un’altra– si spera l’ultima- chiamata all’operatore. Il tono non è più lo stesso di due ore fa.

Il ragazzo al telefono dà una piccola buona notizia: «Entro le 18.30 vi verrà ripristinata la corrente elettrica. C’è stato un grosso problema con un traliccio dell’alta tensione». Bisogna attendere ancora più di un’ora, ma almeno la luce in fondo al tunnel inizia a vedersi.

La luce… ma solo per poco

Sono le 18.20. Lampadari, televisioni e lampadine si accedono improvvisamente.

Sembra la fine di questa lunga giornata. Ma la felicità e la sensazione di sollievo durano poco. Nemmeno il tempo di riprendere le attività che erano state interrotte, che subito torna il buio.

Solo dopo altri 15 minuti il problema viene risolto definitivamente. Sono le 18.45Esattamente quattro ore dopo il primo blackout, la luce torna per non andarsene più. È la fine di un venerdì decisamente da dimenticare.

Elisabetta Murina

23 anni. Nata e cresciuta a Milano. Dopo la laurea in Linguaggi dei media all'Università Cattolica, inizio il mio percorso al master in giornalismo IULM. Ora scrivo su MasterX. La prima esperienza in un periodico femminile, dove l'interesse verso questo mondo è cresciuto sempre di più. Grande appassionata di moda, spettacolo e arte in ogni sua forma. Curiosa di natura e sempre in cerca della verità.

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