Giorgio Calandrelli, 28enne di Ostia e conosciuto al mondo come Pow3r, racconta la posizione in Italia dei content creator e degli streamer.
“In Italia manca ancora qualcosa che faccia vedere questo lavoro come tutti gli altri, come la normalità”.
Giorgio, come scrive nel suo libro autobiografico “Io sono Pow3r”, inizia a giocare ai videogiochi sin da bambino grazie a suo padre che gli regala la Nintendo 64. Da lì, il giovane Pow3r si immergerà in un mondo che non lascerà più. Col passare degli anni Giorgio infatti cresce, si allena e compete in tornei nazionali e mondiali costruendo a mano a mano ciò che tutti noi oggi possiamo ammirare quotidianamente nelle sue live su Twitch. Di avventure, Pow3r, ne ha vissute, di belle (come il contratto che lo lega ai Fnatic, team eSport inglese ) e di brutte (la scomparsa del padre e la quasi concretezza di un burnout) ma per affermare questo lavoro, quello del content creator e del pro player in Italia, la strada è ancora, molto, molto lunga. Qui sotto il video dell’intervista.