La penultima settimana di Coppa del Mondo degli sport invernali è stata segnata da Dorothea Wierer. La biathleta altoatesina ha conquistato due vittorie in due gare ad Ostersund. Sul tracciato svedese, dove nel 2015 vinse la prima gara in carriera e nel 2019 il primo oro mondiale, Wierer ha dominato. La 32enne di Rasun ha messo in mostra una condizione sugli sci smagliante, come mai prima nel mese di marzo, e grazie a ultimi giri velocissimi ha avuto ragione delle avversarie.
Doppietta storica per il biathlon femminile
Nel primo dei due successi, quello di giovedì 9 nell’individuale, è arrivata la prima doppietta della storia del biathlon femminile per l’Italia. Wierer, infatti ha preceduto Lisa Vittozzi. Le due azzurre hanno fatto una gara parallela: entrambe senza errori al poligono e distanziate da pochi secondi nei primi quattro giri. A fare la differenza è stato proprio l’ultima tornata nella quale l’altoatesina ha ottenuto il miglior tempo staccando di 25 secondi la connazionale. Vittozzi si è consolata con il trionfo nella classifica di specialità. La friulana grazie a tre podi in tre gare ha vinto la Sfera di Cristallo dell’Individuale per la seconda volta in carriera dopo quella del 2019.
Il capolavoro, però, è stato compiuto da Wierer nella mass start di domenica. L’azzurra grazie ad un’altra prova perfetta al poligono ha conquistato la 16esima vittoria nel massimo circuito. La quattro volte campionessa iridata dopo aver seguito da vicino per tutta la gara Julia Simon è stata abile nell’approfittare dell’errore della francese nell’ultima sessione tiro. Wierer uscita dal poligono con 12 secondi di margine su Simon e solo 3 sull’altra transalpina Lou Jeanmonnot, ha sfoderato un altro giro finale fantastico allungando sulle avversarie e arrivando a braccia alzate sul traguardo.
A Oslo si gioca la Sfera di Cristallo
Lo straordinario weekend di Oestersund ha consegnato il 50esimo podio in carriera a Wierer e l’ha anche rilanciata in classifica generale. Ora l’altoatesina è seconda in graduatoria con 144 punti di ritardo da Simon, con terza Vittozzi staccata di 185 lunghezze. Nel fine settimana conclusivo di Oslo l’Italia potrebbe ottenere per la seconda volta nella sua storia – la prima nel 2018/2019 – il doppio podio in graduatoria al femminile. Ma non è tutto. Il Bel Paese nutre ancora speranze di vincere la Coppa del Mondo. In particolare, vista la situazione attuale, quella più accreditata pare essere Wierer. L’altoatesina in Norvegia andrà alla caccia della terza Sfera di Cristallo in carriera dopo quelle del 2018/2019 e del 2019/2020.
L’azzurra però non è padrona del suo destino. Tutto dipende da Simon. La transalpina ha un grande vantaggio che può gestire e solo un suo passo falso clamoroso concederebbe una chanche a Wierer. La gara chiave sarà la sprint di venerdì 17 marzo. Se Simon dovesse fallire quella prova comprometterebbe anche l’inseguimento dando una speranza all’italiana. In caso contrario, almeno di soprese, i giochi sarebbero praticamente chiusi. Nella lotta c’è anche Vittozzi. La friulana però per pensare di vincere ha un’unica via: fare tre gare perfette e sperare nelle disgrazie altrui.
Primo podio per Giacomel
La tappa di Oestersund ha regalato anche il primo podio in carriera a Tommaso Giacomel. Il classe 2000 azzurro ha chiuso secondo l’individuale. Il trentino è stato bravo a commettere un solo errore al tiro e grazie alle assenze di numerosi atleti di punta causa Covid è stato battuto dal solo Benedikt Doll. Complice il forfait di Sturla Laegreid, Johannes Boe, anch’esso fermo ai box, ha archiviato la quarta Sfera di Cristallo in carriera. A Oslo non ci sarà alcun trofeo da assegnare, ma sarà l’occasione per molti di chiudere in bellezza.
Sci alpino, Shiffrin supera Stenmark
La due giorni di Are ha consacrato ha atleta più vincente nella storia dello sci alpino Mikaela Shiffrin. L’americana grazie alla doppietta in terra svedese ha prima raggiunto e poi superato Ingemar Stenmark. Adesso è lei la sciatrice con più trionfi in Coppa del Mondo tra uomini e donne. E il record di Shiffrin non può che migliorare. È stato lo stesso Stenmark a dirlo. L’ex fuoriclasse svedese all’Équipe ha dichiarato: «Quando vidi Shiffrin ai Mondiali 2019 in Svezia dissi che la credevo capace di battere il record di Vonn e il mio. Ma anche di arrivare a quota 100».
Per Stenmark Mikaela Shiffrin può arrivare a quote 100 vittorie in Coppa del Mondo ⛷️#EurosportSCI | #Shiffrin | #Stenmark pic.twitter.com/TZRWHgNli7
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) March 12, 2023
It is the greatest honor of my career to be mentioned in the same sentence as Ingemar Stenmark. Incomprehensible and truly unforgettable.🙏🥹 pic.twitter.com/ENz1QTs7ox
— Mikaela Shiffrin (@MikaelaShiffrin) March 10, 2023
Nel gigante svedese ha gioito anche l’Italia. Merito di Federica Brignone. La valdostana ha chiuso seconda grazie a due manche ottime che le hanno permesso di essere la prima delle umane dietro Shiffrin. Al maschile, con i due trionfi di Kranjska Gora Marco Odermatt ha ipotecato la seconda Coppa del Mondo consecutiva. Lo svizzero come lo scorso anno ha dominato la stagione scavando il solco decisivo sul norvegese Aleksander Aamodt Kilde in gigante, dove finora ha vinto sei delle nove prove in programma.
Short track, super Sighel ai Mondiali
I Mondiali di short track disputati sul ghiaccio del Mokdong Ice Rink di Seol sono stati trionfali per l’Italia. Il protagonista azzurro della rassegna è stato Pietro Sighel. Il 23enne trentino ha vinto un oro, due argenti e un bronzo. Iniziamo dal trionfo sui 500 metri. Sighel ha riportato l’Italia maschile sul gradino più alto del podio dopo 24 anni. L’azzurro è stato abile a prevalere in una finale ricca di contatti, infilandosi davanti a tutti proprio sull’uscita dell’ultima curva.
Il pattinatore italiano poche ore prima aveva conquistato l’argento sui 1500 metri. Il primo alloro della rassegna è arrivato grazie a una rimonta nella fasi finali di gara. A queste due medaglie il trentino ha poi aggiunto un bronzo e un argento. Nella prova mista assieme ad Arianna Valcepina, Ariann Sighel e Andrea Cassinelli, Sighel si è preso il terzo posto alle spalle di Olanda e Cina. Nella gara maschile in squadra con Cassinelli, Tommaso Dotti e Luca Spechenhauser, l’azzurro ha conquistato l’argento dovendo arrendersi alla sola Cina.