Nuoto, le 19 medaglie azzurre ai Mondiali di Doha

Le medaglie del Mondiale di Nuoto a Doha

L’Italia si conferma una potenza negli sport acquatici. Ai Mondiali di Doha 2024, tenutisi tra il 2 e il 18 febbraio, gli azzurri hanno vinto 3 ori, 10 argenti e 6 bronzi. Diciannove medaglie che valgono il sesto posto nel medagliere generale, dietro a Cina (prima con 33, di cui 23 ori) Stati Uniti, Australia, Paesi Bassi e Gran Bretagna. 

Le medaglie d’oro

Il primo oro italiano è arrivato dal re del nuoto artistico, Giorgio Minisini. Il romano, dopo l’argento conquistato nel solo tecnico maschile, ha trionfato nel solo libero sulle note di Halleluhia di Andrea Bocelli. È la vittoria del riscatto per Minisini, dopo che l’infortunio al ginocchio sinistro lo aveva costretto a saltare i mondiali di Fukuoka 2023.

Gli altri due ore italiani appartengono a Simona Quadarella. L’atleta romana ha ottenuto una doppietta storica: prima dominando i 1500 stile libero e poi vincendo all’ultimo respiro gli 800. «È stato un Mondiale meraviglioso. Ora posso lavorare tranquilla per le Olimpiadi, con un grande stimolo», ha detto Quadarella a margine del trionfo negli 800.

Le medaglie d’argento

A inaugurare il medagliere azzurro è stato l’argento nel sincro maschile dal trampolino 3 metri. Merito di Lorenzo Marsiglia e Giovanni Tocci che hanno chiuso secondi, portando l’Italia sul podio iridato per la prima volta in questa disciplina. Sempre nei tuffi da tre metri sincro, Chiara Pellacani e Matteo Santoro hanno conquistato un argento nel misto.

Soddisfazioni anche dalle staffette. Il quartetto, composto da Domenico Acerenza, Gregorio Paltrinieri, Giulia Gabbrielleschi e Arianna Bridi, è arrivato secondo nella 4×1,5 km mista delle acque libere. Argento anche per Lorenzo Zazzeri, Paolo Conte Bonin, Manuel Frigo e Alessandro Miressi nella staffetta 4×100 stile libero. Nel nuoto in corsia, secondo posto per Nicolò Martinenghi nei 100 e nei 50 rana, per Alessandro Miressi nei 100 stile libero e per Alberto Razzetti nei 200 farfalla. 

L’argento più amaro di tutti è quello del Settebello nella pallanuoto. Nella finale contro la Croazia, a 5 secondi dalla fine gli azzurri erano avanti 11-10 e l’oro sembrava a un passo. Ma la rete di Damir Buric da posizione defilata e gli errori di Gonzalo Echenique e Francesco Di Fulvio ai rigori hanno costretto l’Italia ad accontentarsi della piazza d’onore.


Le medaglie di bronzo

A livello di bronzi il primo è stato quello di  Domenico Acerenza nella 5 km delle acque libere, a soli 7 centesimi dal vincitore, Logan Fontaine, e a 4 dal secondo, Marc-Antoine Olivier. Gregorio Paltrinieri, nonostante abbia condotto tutta la gara, ha terminato quinto, ma in vasca ha vinto il bronzo negli 800 stile. Come Razzetti che, dopo l’argento nei 200 farfalla, ha chiuso terzo i 200 misti. Terzo posto anche per Benedetta Pilato nei 50 rana, Sara Franceschi nei 400 misti e Michele Lamberti, Nicolò Martinenghi, Gianmarco Sansone e Alessandro Miressi nella staffetta 4 x100 misti.

Obiettivo Parigi 2024

È una stagione lunga e densa per il nuoto. Dai mondiali precedenti – quelli di Fukuoka a luglio 2023 – sono passati solo sette mesi, dagli ultimi Europei sei, mentre ne mancano quattro ai prossimi Campionati d’Europa e cinque alle Olimpiadi di Parigi 2024. L’Italnuoto, però, continua a regalare successo. Il movimento sta vivendo un vero e proprio periodo d’oro, forse il migliore di sempre. 

La pluricampionessa olimpica e mondiale Federica Pellegrini, dopo le Olimpiadi di Tokyo 2020, aveva dichiarato: «Quella di adesso è la Nazionale più forte di sempre» aggiungendo che «è una generazione di fenomeni, l’evoluzione della specie». Questo anche grazie alla pandemia, che ha posticipato di un anno i Giochi, disputatisi nell’estate del 2021. Ciò ha favorito il ricambio generazionale e ha permesso alle nuove leve di arrivare alle Olimpiadi con maggiore consapevolezza e preparazione. 

A Tokyo, il nuoto azzurro ha ottenuto il miglior risultato di sempre al pari di Sydney 2000, con 6 medaglie. Confrontando questo successo con i medaglieri olimpici più recenti, il cambio di marcia appare evidente. A Rio 2016 gli allori furono tre, a Pechino 2008 solo due. Dopo la pioggia di medaglie di Doha 2024, gli azzurri non possono più nascondersi. Complice anche l’assenza della Russia, l’Italia arriverà alle prossime Olimpiadi con l’ambizione di migliorare il risultato di Tokyo 2020.

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