Trafford, nuovo eroe d’Inghilterra: vale 20 milioni e in Premier non ha mai giocato

Un paio di guanti chiusi nel bagagliaio dell’auto, il piccolo James è testardo, non li vuole neppure vedere. «Diventerai un portiere», gli ripeteva suo padre. Ma la risposta era sempre la stessa: «No, sono un centrocampista». La verità è che tra i pali non sapeva starci, voleva correre e allora stava in mezzo al campo. Un allenamento gli ha cambiato la carriera: «Serviva un portiere, ci ho provato, ho preso quei guanti e mi è piaciuto». Ora James Trafford ha vent’anni ed è l’eroe dell’Inghilterra Under 21. Porta inviolata all’Europeo, zero gol subiti in sei partite. E in finale, al 99’ contro la Spagna, il rigore parato ad Abel Ruiz. Mani sicure pure sulla ribattuta di Oroz. Un gol degli avversari avrebbe mandato la partita ai supplementari. Il classe 2002 è di proprietà del Manchester City da sempre, due anni fa in prestito in terza serie inglese aveva detto: «Presto difenderò la porta della nazionale». Ci è riuscito alla grande. 

Cresciuto in fattoria

Paulo Coelho ha scritto che l’agricoltore deve imparare ad avere pazienza e rispettare le stagioni. James Trafford ha bruciato le tappe senza volerlo. Cresciuto in una famiglia di contadini a Greysouthen, nord-ovest dell’Inghilterra: «I miei genitori non conoscevano neppure la regola del fuorigioco», ha raccontato. Fino a 12 anni era nella squadra locale del Carlisle, poi ha attirato l’attenzione del City che lo ha voluto nell’Academy. Viveva a Manchester, nel weekend tornava in fattoria: «La verità è che ho imparato a guidare su un trattore». Suo padre ci aveva visto lungo: «Quando giocavamo nel campo davanti casa, mi diceva di tuffarmi e bloccare ogni tiro». Così ha imparato a fare il portiere. Nei primi anni con i Citizens, tutti si chiedevano chi fosse quel ragazzino venuto dalla farm. Gli sono bastati pochi giorni per convincere: «Pure in allenamento era difficile fargli gol», ha detto in un’intervista il compagno Cole Palmer. 

Con Guardiola

Se ora Trafford è un eroe, lo deve a Xabier Mancisidor: preparatore dei portieri del City dal 2019. Nella stagione successiva il classe ’02 ha iniziato ad allenarsi in prima squadra. E una volta ha pure parato un rigore a Guardiola: «Ci fermavamo spesso a provare i tiri dal dischetto. Lui arrivò sul pallone dicendomi che se l’avessi parato, gli avrei potuto chiedere tutto. L’ho fatto ed è scoppiato a ridere». Trafford quell’anno non ha esordito, ma è andato in panchina contro lo Sheffield perché il secondo Scott Carson aveva il Covid. C’era anche nella semifinale di Carabao Cup contro lo United.

Il grande salto

Da Ederson ha rubato i segreti, per vedere il campo è sceso in League One. Nel 2021 il prestito all’Accrington, poi al Bolton. Quest’anno ha chiuso il campionato al quinto posto ed è uscito in semifinale playoff. Escludendo la nazionale, Trafford ha giocato 52 partite con il club subendo 38 gol: ben 26 le partite senza reti subite. Numeri impressionanti, che potrebbero valergli il doppio salto in Premier League. Il Burnely dell’ex City Kompany vorrebbe comprare il suo cartellino: ha offerto più di 20 milioni. 

Protagonista

Dall’U16 ha completato tutta la trafila delle nazionali giovanili. Trafford ha aspettato il suo momento e ora se lo gode, senza paura: «Se me lo chiedessero, domani sarei pronto a giocare la finale di Champions». Lo aveva detto a inizio stagione: il suo Manchester City l’ha vinta, lui si è accontentato di festeggiare. Ora con l’Inghilterra U21 ha blindato la porta, è il vero protagonista. Meno male che quella volta a 12 anni, i guanti erano nel bagagliaio.  

Oscar Maresca

Curioso di professione, giornalista per passione. Classe ’98, nato a Napoli. Innamorato delle storie da raccontare e del calcio. Pubblicista dal 2017, praticante per MasterX, collaboro per La Gazzetta dello Sport. A Milano per scelta. Sogno e scrivo, non necessariamente in questo ordine.

No Comments Yet

Leave a Reply