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Il recupero di Fiorentina-Inter, interrotta per il malore di Edoardo Bove, ripartirà dallo stop arrivato al diciassettesimo minuto. Cosa prevede il regolamento per un match così inusuale?
Dieci giornate più tardi
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Fiorentina-Inter è una partita congelata dal primo dicembre, quando al minuto 17 un malore del calciatore Edoardo Bove provocò l’interruzione del match. All’epoca Fiorentina e Inter erano pari in classifica (in un’“affollata” seconda posizione), con 28 punti ciascuna, frutto di un identico cammino di 8 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta.
Oggi, due mesi più tardi, la classifica appare molto più definita. L’Inter punta alla vittoria di questa gara per riacciuffare il Napoli primo in classifica, la Fiorentina (attualmente sesta) mira a consolidare una posizione che le permetta di partecipare alle coppe europee. In attesa della 24esima giornata, dunque, si chiude la 14esima, con tutte le peculiarità che il regolamento prevede in queste circostanze.
Non il solito recupero
Nessun calcio d’inizio. Fiorentina-Inter comincerà, anzi riprenderà, da una rimessa laterale in favore della Viola. A dicembre la partita era stata fermata mentre l’arbitro Doveri riceveva dal Var l’annullamento di un gol appena segnato per l’Inter da Lautaro Martinez. Motivo della mancata convalida era stato l’uscita del pallone dal rettangolo di gioco. In quel momento la sfera era tra i piedi di Denzel Dumfries, che aveva servito per il suo centravanti: come da prassi, l’arbitro aveva lasciato terminare l’azione nell’attesa di ricevere indicazioni dai colleghi in sala Var.
Nei 73 minuti di gioco (più recupero), non tutti i giocatori attualmente presenti nelle rispettive rose potranno scendere in campo. L’articolo 30 dello Statuto-Regolamento della Lega Serie A definisce i criteri delle partite interrotte: «Possono essere schierati tutti i calciatori che erano già tesserati per le due società al momento dell’interruzione, indipendentemente dal fatto che fossero o meno sulla distinta del direttore di gara il giorno dell’interruzione».
Ciò significa recuperare i giocatori infortunati in occasione del match precedente (per esempio Carlos Augusto per i nerazzurri), ma esclude ogni calciatore arrivato nell’ultima sessione di calciomercato. Per l’Inter vuol dire rinunciare solo a Zalewski, ma la Fiorentina dovrà fare a meno di tanti innesti arrivati a gennaio: Zaniolo, Fagioli, Folorunsho, Ndour e Pablo Marì.
Per quanto riguarda diffide e squalifiche, il regolamento prevede che rimangano a referto tutti i cartellini assegnati dall’arbitro nei diciassette minuti giocati a dicembre. In questo caso non ce ne sono stati, mentre le squalifiche maturate alla 23esima giornata (Comuzzo e Dumfries) saranno scontate durante la 24esima. In caso di ammonizioni, i giocatori in diffida salteranno la prossima giornata che, curiosamente, è il ritorno: Inter-Fiorentina a San Siro.
Le condizioni di Bove
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Dopo la sfortunata serata di dicembre, Edoardo Bove non ha più potuto giocare. Per quanto il ragazzo stia bene, il regolamento non consente a un giocatore con defibrillatore sottocutaneo di scendere in campo. Grazie a una deroga, comunque, il calciatore siederà in panchina a fare il tifo per i compagni.