I Cinque Stelle incontrano i gilet gialli, ma ancora nessuna alleanza

Il Movimento Cinque Stelle incontra i Gilet Gialli, ma ancora nessuna alleanza

Una delegazione del Movimento Cinque Stelle, capitanata dal vice-premier Luigi Di Maio e da Alessandro Di Battista, ha incontrato martedi 5 febbraio, a Parigi, parte della leadership dei gilet gialli, tra cui il portavoce Christophe Chalençon. L’obiettivo della visita era quello di portare avanti il dialogo tra i pentastellati e il movimento francese in vista delle elezioni europee di fine maggio.

L’alleanza tra le due compagini sarebbe però ancora lontana. «Siamo praticamente d’accordo su tutto» – ha dichiarato Christophe Chalencon – «non parliamo ancora di alleanza, ma certamente di dialogo», e ha annunciato che è previsto un altro incontro la prossima settimana a Roma con i Cinque Stelle.

Luigi Di Maio precisa però che il leader del movimento francese non ha mai escluso categoricamente un’alleanza con il M5S. Secondo il ministro del Lavoro, le parole di Chalencon al quotidiano Le Parisien, sono state decontestualizzate, in quanto facevano parte di un discorso più ampio secondo cui non avrebbe senso parlare di matrimonio con i pentastellati alle Europee senza avere gilet gialli eletti e liste presentate.

I vertici dei gilet jaunes volevano invece capire gli obiettivi dei pentastellati e il rapporto con la Lega: «La nostra lotta è molto mediatizzata in Italia, abbiamo accettato l’incontro perché volevamo scoprire questo partito e capire bene il suo posizionamento politico rispetto alla Lega. Di Maio ci ha assicurato che ci saranno liste separate alle elezioni amministrative ed europee. E questo ci piace» ha dichiarato lo stesso Chalencon.

Il vice-premier ha celebrato l’incontro con un post su Facebook: «Il vento del cambiamento ha valicato le Alpi. Con Alessandro Di Battista abbiamo fatto un salto in Francia e abbiamo incontrato il leader dei gilet gialli Cristophe Chalençon e i candidati alle elezioni europee della lista RIC di Ingrid Levavasseur. In questo incontro, il primo di tanti, abbiamo parlato dei nostri Paesi, dei diritti sociali, di ambiente e di democrazia diretta».

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