La Speaker della Camera, Nancy Pelosi, ha firmato i due articoli per la messa in stato d’accusa del 45° Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump: abuso d’ufficio e ostruzione del Congresso per l’Ucrainagate.
«È triste e tragico che le azioni del presidente ci abbiano portato a questo punto. Oggi si fa la storia» ha dichiarato Pelosi durante la cerimonia.
Nell’annunciare i nomi dei membri del Congresso che dovranno condurre il processo in Senato contro Trump, la Speaker della Camera ha affermato che comunque vada «questo impeachment, durerà per sempre». Nel team ci sono anche coloro che hanno già condotto le indagini che poi hanno portato alla messa in stato d’accusa del tycoon: il presidente della commissione Intelligence della Camera, Adam Schiff, e il presidente della commissione giustizia della Camera, Jerry Nadler.
Il team dei sette deputati-procuratori che eserciteranno le funzioni della pubblica accusa durante il dibattimento, guidati dal presidente della commissione Intelligence della Camera, hanno attraversato Capitol Hill per consegnare al Senato i due articoli, che, però, non sono stati formalmente accolti.
L’inizio del processo al Senato
Il leader della maggioranza repubblicana al Senato, Mitch McConnell, ha programmato l’inizio dell’iter per oggi, 16 gennaio, alle 12 ora locale. I sette “manager” sono attesi per la consegna dei due articoli d’accusa per quest’ora, mentre due ore dopo ci sarà il giuramento del capo della Corte Suprema degli Stati Uniti, John Roberts, che presiederà il processo al Senato. Successivamente è previsto il giuramento dei senatori come giurati del processo. L’inizio del dibattimento è previsto per martedì 21 gennaio.
Le accuse di Lev Parnas
A pochi giorni dall’apertura del processo in Senato arrivano le accuse di Lev Parnas, stretto collaboratore dell’avvocato di Trump Rudolph Giuliani. Parnas ha rilasciato un’intervista all’emittente americana Msnbc in cui ha dichiarato che il presidente degli Stati Uniti «sapeva esattamente cosa stava succedendo» relativamente alle pressioni esercitate da Giuliani sull’Ucraina affinché indagasse sul figlio di Joe Biden, Hunter, con lo scopo di danneggiare il candidato democratico. Trump sapeva, quindi, che se non fosse stata aperta un’inchiesta sul figlio di Biden, dirigente di una compagnia del gas ucraina, i fondi per l’aiuto militare richiesti dal presidente Volodymyr Zelensky sarebbero stati sospesi. Accuse che Trump ha negato con forza.
Previsioni sull’esito dell’impeachment
La Camera, saldamente nelle mani dei democratici, aveva approvato la risoluzione per l’invio degli articoli con 228 sì e 193 no. Ma per condannare il presidente occorrono i due terzi dei voti al Senato, che però è a maggioranza repubblicana. Per questo motivo appare quasi certo che Donald Trump verrà assolto da ogni capo d’accusa.