Nikki Haley, l’ultimo ostacolo di Trump alle primarie repubblicane

Nella notte tra domenica 21 e lunedì 22 gennaio Ron DeSanctis si è ufficialmente ritirato dalla corsa alla primarie repubblicane. Con la rinuncia del governatore della Florida, si fa sempre più viva l’ipotesi di una nuova sfida presidenziale tra Donald Trump e Joe Biden.

Ma per The Donald c’è ancora un ultimo ostacolo: Nikki Haley. L’ex governatrice del South Carolina ha salutato calorosamente DeSanctis, lanciando anche una frecciatina all’ex presidente degli Stati Uniti.

Il passo indietro di DeSanctis

Visti i sondaggi sfavorevoli, DeSactis ha annunciato ufficialmente il suo ritiro dalla corse alle primarie del Partito Repubblicano. «Per me è chiaro che la maggioranza degli elettori repubblicani delle primarie vuole dare a Donald Trump un’altra possibilità», ha detto in un comunicato pubblicato su X. «Ha il mio appoggio perché non possiamo tornare alla vecchia guardia repubblicana del passato, una forma riconfezionata di caloroso corporativismo che Nikki Haley rappresenta».

L’ex presidente, dal canto suo, ha messo da parte i vecchi dissapori e ha ringraziato il suo ex delfino per il sostegno mostrato. «Voglio solo ringraziare Ron e congratularmi con lui per aver fatto un ottimo lavoro”, ha detto Trump. È stato molto gentile e mi ha appoggiato. Lo apprezzo – ha concluso The Donald – e non vedo l’ora di lavorare con Ron».

L’astro nascente del GOP

Nikki Haley è da tempo considerata l’astro nascente del Partito Repubblicano Usa. Nata in una piccola cittadina del South Carolina nel 1972, Nimrata Randhawa – il suo vero nome – è figlia di immigrati indiani sikh. Dopo aver preso il cognome del marito sposato nel 1996, Haley si avvicina alla politica e a 32 anni E nel 2004 vi entra a pieno titolo, come rappresentante alla Camera del South Carolina.

Nel 2010 viene eletta governatrice del South Carolina. Decisivo l’appoggio del Tea Party, una frangia molto conservatrice del partito repubblicano che in quel periodo godeva di ampio sostegno. Quattro anni più tardi, viene riconfermata alla testa del suo Stato. Nel 2018 è nominata, proprio da Trump, ambasciatrice all’Onu.

L’anti-Trump?

Haley è da sempre schierata contro l’ex presidente Trump. Fin dal 2016, quando The Donald era in piena corsa per le primarie repubblicane. In quell’occasione, l’ex ambasciatrice sostenne apertamente Marco Rubio e poi Ted Cruz, sostenendo che il Tycoon fosse «tutto quello che un governatore non vuole da un presidente». Salvo poi appoggiare Trump nella sfida contro la democratica Hillary Clinton.

Ma la posizione anti-trumpiana dell’ex governatrice non è cambiata col tempo. Anzi, forse è addirittura peggiorata. Dopo aver salutato DeSanctis, Haley ha lanciato una frecciata velata all’ex presidente Usa: «È stato un buon governatore e gli auguro ogni bene. Detto questo, ora sono rimasti un ragazzo e una donna».

 

 

Andrea Carrabino

Braidese per nascita, milanese per scelta. Laureato prima in Scienze Politiche e poi in Scienze del Governo. Amo la politica, ma non la vivrei. Juventino sfegatato e amante delle serie tv e del cinema. Toglietemi tutto, ma non The Office

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