Usa 2024, cos’è il “Caucus” e perché è così importante

Domenica 14 gennaio si è svolto uno degli ultimi comizi prima del voto nei caucuses dell’Iowa. E, come sempre, Donald Trump ha dato spettacolo. L’ex presidente Usa ha parlato a una piccola folla di sostenitori, che hanno sfidato vento e temperature glaciali (oltre trenta gradi sottozero) per ascoltarlo. «Sono stato incriminato più di Al Capone, lui una sola volta, io quattro per aver detto che le elezioni sono state truccate. Andate a votare – aggiunge il tycoon – riprendiamoci il paese e rendiamolo migliore».

Ma cosa sono i caucuses? E perché sono così importanti per la corsa alle presidenziali americane?

Antico significato

Secondo l’interpretazione più comune, il termine caucus avrebbe origini indiane (native americane) e significherebbe “incontro tra capi tribù“. Negli Usa, invece, indica le riunioni tenute dai dirigenti di un partito per indicare candidati, stabilire programmi o fissare l’ordine dei lavori per le assemblee generali. In alcuni Stati sono i caucuses a selezionare i candidati di un partito alla presidenza dell’Unione. 

I caucuses prevedono incontri limitati in piccoli gruppi, come palestre, chiese, ginnasi, a volte anche case di qualche attivista. Ci si riunisce e si discute dei vari candidati. Un rappresentante parla da un palco per convincere i partecipanti a sostenere il proprio favorito. Dopo la votazione, ogni raduno raccoglie le preferenze. E, infine, si tirano le somme.

Da un’iniziativa del Partito Democratico nel 1972, i caucus dell’Iowa danno il via alla corsa verso le elezioni per la presidenza degli Stati Uniti. Fino all’avvento di Barack Obama, l’Iowa era considerato uno Stato in bilico. Ma dal 2016 è saldamente in mano ai repubblicani. E quest’anno il Great old party (Gop) ha deciso di partire da qui, mentre i dem hanno optato per una soluzione alternativa.

Differenze significative

I caucuses, però, vanno distinti dalle primarie. I primi sono gestiti dai partiti, richiedono agli elettori di presentarsi a un orario specifico e in un posto specifico, che dipende dal distretto elettorale di appartenenza. Si scelgono i delegati da inviare alle riunioni dello Stato di appartenenza, durante le quali vengono indicati i delegati per le rispettive convention.

Le primarie, invece, funzionano come normali elezioni: sono gestite dallo Stato che le organizza, si può votare in anticipo, per posta o di persona nei seggi.

Gli sfidanti in campo

Al momento, sono tre i politici che si candidano a contendere la presidenza a Joe BIden: Donald Trump, Ron DeSanctis e Nikki Haley. I sondaggi danno nettamente in testa l’ex presidente americano, con con oltre il 50% delle preferenze. Il candidato più sicuro di poter sfidare il tyccon dovrebbe uscire dalla sfida per il secondo posto. Sarà infatti interessante osservare chi, tra DeSantisHaley, si piazzerà alle spalle di Trump e, soprattutto, con quale margine.

L’inizio del caucus è fissato per le 19 ora locale, le 2 di notte del 16 gennaio in Italia. E potranno parteciparvi tutti i residenti dell’Iowa di almeno 18 anni registrati come repubblicani. In totale, sono 750mila persone, circa il 35% dei 2,2 milioni di elettori registrati in Iowa.

 

 

Andrea Carrabino

Braidese per nascita, milanese per scelta. Laureato prima in Scienze Politiche e poi in Scienze del Governo. Amo la politica, ma non la vivrei. Juventino sfegatato e amante delle serie tv e del cinema. Toglietemi tutto, ma non The Office

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