Dublino, ritrovato un racconto perduto dell’autore di Dracula

L'autore di Dracula, Bram Stoker. Crediti: This Is Beirut.

Una scoperta casuale ma stupefacente quella di un farmacista che ha rinvenuto negli archivi della Biblioteca nazionale d’Irlanda un racconto dimenticato di Bram Stoker, autore del capolavoro della letteratura gotica Dracula. Il racconto Gibbet Hill risale al 1890 e verrà ripubblicato il 26 ottobre.

Passione e ricerca: chi è Brian Cleary

Le giornate trascorse in biblioteca, il lavoro di ricerca per la stesura di un romanzo storico su Stoker e altri personaggi realmente esistiti. Brian Cleary non ha perso un minuto da quando, nel 2022, aveva subìto un’operazione per problemi di udito. Prendendosi un anno di pausa, ha trascorso molto tempo alla Biblioteca nazionale d’Irlanda, dove ha rinvenuto Gibbet Hill. Farmacista di professione, lavora al Rotunda Hospital di Dublino ed è residente nel quartiere di Marino, dove è nato lo stesso Stoker.

Il ritrovamento

Scavando a fondo negli archivi dei giornali britannici, Cleary si è imbattuto nel racconto dell’autore mai catalogato. Una piccola pubblicità, sepolta tra le pagine del Daily Express del 1891, ha svelato l’esistenza di un supplemento natalizio del dicembre 1890 contenente Gibbet Hill. La direttrice della biblioteca, Audrey Whitty, ha confermato al New York Times che si tratta di un ritrovamento eccezionale, sconosciuto anche agli studiosi più esperti. Cleary ha descritto all’Irish Times la sua esperienza di lettura come «bizzarra e inquietante», sottolineando l’importanza di consultare anche le fonti meno ovvie durante la ricerca.

La biblioteca nazionale d'Irlanda a Dublino. Crediti: Visit dublin.
La sala lettura della Biblioteca nazionale d’Irlanda a Dublino.
La trama del racconto e i punti in comune con Dracula

Gibbet Hill, pur essendo una storia di fantasia, è radicata in un luogo reale: una collina del Surrey, in Inghilterra, segnata da un tragico evento. Alla fine del Settecento, un marinaio fu ucciso da tre persone poi impiccate proprio lì, e una lapide commemorativa, chiamata Sailor’s Stone (la pietra del marinaio), ne ricorda ancora oggi la sorte. Nel racconto, un tranquillo passeggiatore si imbatte in un’atmosfera inquietante, disturbato da strani bambini che sembrano celare un oscuro segreto.

Cleary, dopo la scoperta, ha consultato Paul Murray, studioso di Stoker e autore di una sua biografia. Entrambi hanno notato delle affinità tra Gibbet Hill e Dracula, in particolare l’atmosfera gotica e la contrapposizione tra bene e male. Murray ha ipotizzato che Gibbet Hill sia stato scritto in un momento in cui Stoker stava già lavorando a Dracula, e che i due romanzi condividano un nucleo tematico comune: la presenza di luoghi maledetti e l’incarnazione del male in specifici ambienti.

La Sailor's Stone sulla collina nel Surrey. Crediti: Flickr.
La Sailor’s Stone sulla collina nel Surrey.
Bram Stoker, il padre del vampirismo

Nato nel 1847 a Dublino, Abraham «Bram» Stoker pubblica i suoi primi racconti e romanzi nel 1875, dopo la laurea in matematica al Trinity College. Nel 1878 il trasferimento con la moglie Florence a Londra, dove s’interessa di folklore dell’Europa centrale e orientale. Lì dirige anche il Lyceum Theatre di proprietà dell’attore e amico Henry Irving. Nel 1897 pubblica Dracula, classico della letteratura gotica, ispirato al principe rumeno Vlad III di Valacchia. Il conte Dracula sbarca sì a Londra ma anche nel resto del mondo, attraverso innumerevoli adattamenti cinematografici e teatrali.

A sinistra: Bela Lugosi nei panni di Dracula nell'omonimo film di Tod Browning. A destra: Vlad III di Valacchia. Crediti: Boutique Romania.
A sinistra: Bela Lugosi nei panni di Dracula nell’omonimo film di Tod Browning. A destra: Vlad III di Valacchia.
La pubblicazione di Gibbet Hill

In occasione del Bram Stoker Festival, un evento dedicato alla vita e alle opere del famoso scrittore in programma dal 25 al 28 ottobre a Dublino, il racconto sarà presentato al pubblico. Includerà anche uno scritto di Charlotte, la madre di Stoker, attivista per l’istruzione dei bambini sordi. Il tema ha toccato anche Cleary, il quale ha dichiarato che il ricavato andrà al fondo Charlotte Stoker per la ricerca sulla sordità nei bambini.

Giulia Spini

Laureata in Interpretariato, penso in inglese e in spagnolo ma parlo italiano. Appassionata di tutto ciò che riguarda la settima arte. Il mio sogno nel cassetto? Lavorare come giornalista di spettacolo.

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