Era il 23 maggio 1992. Una Fiat Croma Bianca percorreva l’A29 in direzione di Palermo. Alla guida Giovanni Falcone con la moglie, Francesca Morvillo. Davanti e dietro auto delle forze dell’ordine a creare un corteo blindato necessario a difendere una personalità del calibro del magistrato Falcone.
Giovan Battista Ferrante e Salvatore Biondo – due mafiosi incaricati dal Capo dei Capi, Totò Riina – seguono le auto a poca distanza. Esattamente alle 17:56 la Croma di Falcone si trova al km 4.733 dell’autostrada, all’altezza di Capaci. In pochi istanti, il boato e le fiamm: mezza tonnellata di esplosivo disintegra quella porzione della A29.
Un cratere che porta la firma di Cosa Nostra. A partire dal quale inizierà il periodo di malcontento popolare, lotta istituzionale e lavoro instancabile delle forze dell’ordine che porterà all’arresto di Totò Riina. Esattamente 32 anni dopo, il 23 maggio 2024, ricordiamo il sacrificio di uno degli eroi moderni italiani. Un magistrato che si è battuto a colpi di legalità contro lo strapotere della mafia in Sicilia: Giovanni Falcone.
Le nuove indagini dei Pm di Firenze
«Nel giorno del mio 85esimo compleanno ho ricevuto, dalla Procura della Repubblica di Firenze, un avviso di garanzia con invito a comparire per essere interrogato in qualità di indagato per i reati di strage, associazione mafiosa e associazione con finalità di terrorismo internazionale ed eversione dell’ordine democratico».
Questa la dichiarazione del generale Mario Mori, dal 21 maggio ancora indagato dai Pm di Firenze. Al centro dell’attenzione le stragi che tra il 1992 e il 1993 hanno colpito Roma, Milano e, appunto, Firenze. Parte di quella guerra tra mafia e Stato iniziata con Falcone e Capaci, e che ha mietuto decine e decine di vittime.
«Quelle a mio carico sono accuse surreali e risibili se tutto ciò non fosse finalizzato alla gogna morale che sarò costretto a subire ancora per chissà quanti anni», ha aggiunto Mori. Una notizia che riporta i riflettori su quegli anni, proprio nel periodo in cui ricorre l’anniversario del primo di questi attentati di stampo mafioso e terroristico.
Mario Mori è stato uno dei fondatori del Ros (Raggruppamento Operativo Speciale), operativo dal 1990. Un reparto speciale dell’Arma che assunse la competenza a livello nazionale sulle indagini nella criminalità organizzata e nel terrorismo. Mori, tra l’altro, è stato anche al comando del reparto focalizzato sulla criminalità organizzata.
Gli eventi a Palermo per commemorare Capaci
Dalle 17 alle 17.58 del 23 maggio sarà possibile partecipare alla commemorazione civile all’Albero Falcone di Palermo, in via Notarbartolo. Si tratta di un corteo e di una riunione simbolica: proprio lì, a poche ore dalla strage di Capaci, si riunirono i primi assembramenti di palermitani pronti a sfidare per la prima volta la mafia in piazza.
Giovedì 23 maggio davanti al tribunale di Palermo – insieme all’Associazione Nazionale Magistrati e all’Ordine degli Avvocati – si rinnoverà la memoria della catena umana che ha attraversato Palermo nel 1992. Sempre a Palermo, ma in Piazza Vittorio Emanuele, a partire dalle 9.30 studentesse e studenti delle 56 scuole della città hanno aderito a un’altra celebrazione. Si esibiranno in canti, letture di poesie, rappresentazioni teatrali e performance artistiche.