Bosco di Via Falck: la lotta dei cittadini per preservare il verde urbano

A Milano, più precisamente in Via Falck, c’è un’area verde dal destino incerto. Da una parte 219 alberi a rischio, alcuni con più di 80 anni. Dall’altra un progetto edilizio per realizzare due torri da 16 piani, tre da 14 piani e cinque da 12 piani. Ma anche altri edifici più bassi su un’area di circa 63mila metri quadri, di cui 41mila di bosco. 

Le proteste del Comitato popolare
Le proteste del Comitato per la difesa del bosco di Via Falck
Le proteste del Comitato per la difesa del bosco di Via Falck

È da più di un anno che il Comitato popolare del bosco di via Falck organizza iniziative e manifestazioni per tutelare l’area verde che si trova nel quartiere San Leonardo, a ovest di Milano. L’ultima contestazione risale al 17 giugno, quando il Comitato ha protestato davanti alla Casa del Giovane La Madonnina, la curia che possiede l’area. 

Il progetto edilizio

Insieme alle società Investire Sgr Spa e Redo Sgr Spa, la proprietà vorrebbe edificare dai 300 ai 500 appartamenti dedicati all’housing sociale e destinare 10.452 metri cubi alla residenza convenzionata per studenti, per un totale di circa 400 posti letto. Oltre a realizzare un parco e spazi commerciali. 

I cittadini del Comitato popolare, però, non sono d’accordo. Come si legge in una petizione lanciata online il 2 giugno e che conta circa 22.700 firme, gli alberi del bosco di Via Falck «presentano una biomassa vegetale difficile da recuperare nel breve termine e il danno che deriverà dalla loro distruzione sarà immenso».

Una nuova perizia

Una posizione, quella del Comitato, sostenuta anche da una nuova perizia firmata da Alberto Guzzi, agronomo ed ex comandante dei Forestali. Dal documento emerge che «l’area a nord del comparto denominato “Casa del Giovane La Madonnina”, per le caratteristiche e le qualità della formazione vegetazionale presente, è bosco e come tale automaticamente soggetta alla vincolistica paesaggistica ai sensi del decreto legislativo 42/2004 e di Area da sottoporre a verifica ai sensi dell’articolo 12 del già citato decreto legislativo». 

La perizia di Guzzi potrebbe fare la differenza nella contesa tra il Comune e i cittadini del Comitato. Intanto Giovanni Carrara, presidente della Fondazione Casa del Giovane La Madonnina, risponde così alle critiche e rassicura sul numero di alberi che saranno abbattuti: «Abbiamo modificato il progetto andando incontro alle richieste: da 219, il numero è sceso a 137 su 616 esistenti. Inoltre compenseremo l’abbattimento con la piantumazione di 645 nuovi alberi». 

Milano sempre più calda

La soluzione di piantare nuovi alberi, definita «ecologismo di facciata», non convince il Comitato. A Milano la temperatura è salita di oltre 2 gradi in dieci anni. Le aree verdi, che coprono appena il 13,8% della superficie cittadina, hanno un effetto rinfrescante naturale. Una situazione che ha spinto i cittadini di Via Falck a concludere così il testo della loro petizione: «Ci chiediamo se, vista l’attuale situazione climatica e la sfida epocale che l’umanità sta affrontando ad ogni latitudine del globo, tutto ciò sia davvero necessario ed inevitabile». 

Valeriano Musiu

Classe 1992. Ho studiato letteratura e cinema, ma nel tempo mi sono appassionato all’ambiente, all’economia circolare e alle questioni di genere. A 24 anni ho seguito Alice nel Paese delle Meraviglie della televisione, lavorando prima nell’intrattenimento e poi nelle news, con in mezzo un’esperienza da copywriter in un’agenzia pubblicitaria. Adesso it’s all about journalism, con la voglia di condividere storie e analizzare i fatti per raccontare il mondo, una parola alla volta.

No Comments Yet

Leave a Reply