La seconda vita di Aladin in comunità: «Non esistono cattivi ragazzi»

Realtà difficili, quartieri complessi e prospettive che scarseggiano. Per questo e altri motivi spesso i giovani milanesi si trovano invischiati in situazioni e contesti che li portano a commettere errori. Aladin, ragazzo del quartiere Baggio di Milano, è uno di questi.

«Non esistono cattivi ragazzi. A continuare a sbagliare ci perdi e basta». Le sue parole sono quelle di un ragazzo maturo, cosciente del proprio errore e con un forte attaccamento alla famiglia e al desiderio di riscattarsi. La comunità Kayros di don Claudio Burgio accoglie Aladin da un anno e mezzo, accompagnandolo giorno per giorno attraverso un percorso di crescita umana e sociale fatto di piccoli e grandi passi in avanti.

La storia di Aladin:
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