Usa, ambasciatrice all’Onu: «Ascoltare le donne che denunciano Trump»

Uno dei pilastri dell’amministrazione Trump rompe a sorpresa con la Casa Bianca. Nel corso di un’intervista concessa alla Cbs, l’ambasciatrice americana all’Onu, Nikki Haley, ha preso posizione sulle accuse di molestie rivolte da varie donne al presidente. «Prima delle elezioni, abbiamo sentito le accuse che alcune donne hanno rivolto a Donald Trump», ha detto. «Penso che ogni donna che si è sentita violentata o maltrattata debba essere ascoltata e abbia il diritto di parlare».

Haley, ex governatrice repubblicana della Carolina del Sud, si è detta anche «fiera della forza e del coraggio» di coloro che hanno denunciato gli abusi subiti. Un movimento che ha investito Washington e ha portato, negli ultimi giorni, alle dimissioni del senatore Al Franken e dei deputati John Conyers e Trent Franks.

L’ultima a segnalare le molestie subite da Trump è stata la giornalista Juliet Huddy, ex volto del network conservatore Fox News. Huddy ha riferito di essere stata invitata a pranzo dal tycoon nel 2005. «Quando ci siamo salutati», ha raccontato, «invece di baciarmi sulla guancia, ha provato a baciarmi sulla bocca». L’episodio era stato menzionato dallo stesso Trump quando era stato ospite del programma di Huddy: «Ci ho provato con lei, ma sono stato snobbato».

La giornalista ha precisato di non essersi «sentita offesa», ma di essere rimasta scioccata. Ha invece duramente criticato la difesa da parte del presidente di Bill O’Reilly. Per 21 anni conduttore dell’O’Reilly Factor su Fox News, a lungo il programma di approfondimento politico più seguito d’America, l’anchorman è stato licenziato dopo essere stato accusato di molestie sessuali da diverse donne. In gennaio, Huddy aveva siglato un accordo per centinaia di migliaia di dollari per non denunciarlo per fatti del 2011.

«Quando tutto è venuto alla luce su Bill O’Reilly», ha dichiarato la giornalista, «Donald Trump è stato uno di quelli che hanno detto: “Non ci credo”. Questo mi ha amareggiata molto, perché il presidente mi ha incontrata molte volte e sa che non sono una bugiarda».

Haley, nella stessa intervista alla Cbs, ha invece applaudito la scelta del presidente di spostare l’ambasciata americana in Israele a Gerusalemme: «Era la cosa giusta da fare. Negli ultimi 22 anni, tutti coloro che stavano intorno ai vari presidenti hanno detto: “Aspettiamo, aspettiamo, aspettiamo”. E il presidente Trump non intende più aspettare. Si è trattato di una decisione coraggiosa».

(MN)

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