La linea, una delle forme geometriche più semplici, la ripetizione di un punto nello spazio. Da questa semplicità può nascere un elemento artistico. Piero Manzoni prima e Osvaldo Cavandoli dopo, ne hanno fatto la peculiarità della loro firma. Negli spazi della Galleria Clivio, a Milano, si terrà una mostra dedicata alle Linee di Piero Manzoni e alla Linea di Osvaldo Cavandoli. La volontà è quella di instaurare un dialogo a distanza tra i due autori sul lavoro specifico intorno al tema della linea.
«Il senso di questo allestimento non è cercare affinità tra i due autori, ma testimoniare come l’elemento più essenziale dell’arte, la semplice linea, abbia dato vita a esperienze diverse, ma caratterizzate da una straordinaria carica innovativa» – Flaminio Gualdoni, curatore della mostra
La Linea e le Linee
Le Linee di Piero Manzoni
Piero Manzoni (1933-1963), capostipite dell’arte concettuale, incontra questo elemento grafico nel 1959 con Linee, opere in cui una linea tracciata in orizzontale su rotoli di carta di lunghezza variabile è arrotolata e poi chiusa in cilindri sigillati: ciò che importa all’artista è la pensabilità della linea assai più della sua ragione fisica.
Per Manzoni, parlare di linea significa ridurre l’atto elementare del segnare al suo fondamento primo, in grado comunque di pronunciare la realtà.
La Linea di Osvaldo Cavandoli
Osvaldo Cavandoli (1920-2007) scopre la forza artistica della linea come disegnatore: nel 1969 propone al Carosello della RAI, Linea, un cartone animato realizzato con un unico tratto di matita continuo, una situazione in cui la linea tracciava il personaggio, il luogo e il tempo della sua azione. Fu Emilio Lagostina, imprenditore illuminato, che ne fece il simbolo della sua azienda, garantendole un successo durato per tutti gli anni ’70 e ’80: la creatura ingenua e irascibile di Cavandoli è diventata, di fatto, una figura dell’immaginario collettivo.
Per Cavandoli, parlare di linea significa trasformare l’elemento narrativo dell’animazione nel piano stesso di realtà della visione, dando un nuovo valore all’artificio disegnativo.
La mostra alla Galleria Clivio
Ciò che vuole fare la mostra allestita alla Galleria Clivio è far incontrare due concezioni molto diverse fra sé dell’elemento grafico della linea, ma che si ritrovano nella loro radicalità e vitalità di forme semplici caricate di implicazioni poetiche e ironiche.
«Vogliamo invitare gli spettatori ad un incontro fatto di interrogativi, di frasi sospese e di linee astratte, dando un senso immaginativo e poetico all’opera di Manzoni e Cavandoli» – Anna Dusi, curatrice della mostra
Le Linee – Piero Manzoni e La Linea – Osvaldo Cavandoli
Galleria Clivio, Foro Buonaparte 48, Milano
Tel: 023657360-3385479433. Email: galleria@clivioarte.it
Inaugurazione: mercoledì 25 maggio, ore 18.00
Apertura al pubblico: dal 26 maggio al 30 giugno (da martedì a sabato, ore 14.00-18.00)
Ingresso libero
weekenDarte vi aspetta sabato 28 maggio , nel frattempo puoi recuperare la scorsa puntata qui