«La pantera siamo noi», 35 anni fa nasceva l’ultimo movimento di protesta giovanile

Il 15 gennaio 1990 l’occupazione della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della Sapienza di Roma segnò la nascita del movimento della “Pantera”.  Il 5 dicembre precedente alcuni studenti nell’Università di Palermo avevano protestato per la precaria condizione dell’istruzione universitaria e avevano preso il controllo di alcune aule.

Nel mirino dei manifestanti della “Pantera” c’era il disegno di legge del ministro dell’istruzione Antonio Ruberti. In particolare, l’ipotesi di privatizzazione e il degrado della scuola pubblica. L’occupazione era durata circa cento giorni ed è stata – di fatto – l’ultimo grande sussulto giovanile del Paese dopo il Sessantotto e il Settantasette.

A ricordare quegli eventi Nando Simeone, uno dei leader storici del movimento e autore di due libri sull’esperienza di occupazione “Gli studenti della Pantera. Storia di un movimento rimosso” (Alegre) e “La Pantera. 30 anni portati bene. Dalla rimozione all’azione efficace. Storia dei movimenti studenteschi e giovanili dalle «magliette a strisce» a Greta Thunberg” (Nep edizioni).

Alessandro Dowlatshahi

Classe 1998, ho conseguito la Laurea Magistrale in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Milano, chiudendo il mio percorso accademico con un lavoro di ricerca tesi a Santiago del Cile. Le mie radici si dividono tra l’Iran e l’Italia; il tronco si sta elevando nella periferia meneghina; seguo con una penna in mano il diramarsi delle fronde, alla ricerca di tracce umane in giro per il mondo.

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