La Russia invia aiuti all’Italia per l’emergenza coronavirus

Dalla Russia è atterrato il nono aereo con specialisti militari, attrezzature e mezzi per aiutare l’Italia a superare lo scoppio dell’infezione da coronavirus. E ora, stando a quanto riferisce il Ministero della Difesa russo, si attende il decimo velivolo da trasporto militare Ilyushin II-76 delle Forze Aerospaziali Russe, decollato dall’aeroporto Chkalovsky nella regione di Mosca per la Repubblica Italiana.

La mobilitazione è arrivata a distanza di poche ore. Sabato pomeriggio il presidente russo Vladimir Putin ha telefonato al premier Giuseppe Conte con l’intenzione di aiutare il Paese. Già domenica il primo jet è decollato e arrivato nella serata di ieri all’aeroporto militare a Pratica di Mare. Tutti e dieci aerei hanno come destinazione la Lombardia. Ognuno è in grado di caricare circa 45 tonnellate.

Si legge nella nota: «In risposta a un appello della parte italiana, il presidente della Russia ha confermato la sua disponibilità a fornire prontamente l’assistenza necessaria e ne ha delineato i parametri specifici. In particolare, è prevista la fornitura di dispositivi di protezione, complessi mobili basati su Kamaz per la disinfezione con aerosol dei trasporti e del territorio, attrezzature mediche e di altro tipo, nonché l’invio di squadre di esperti russi per assistenza pratica nelle aree più colpite del paese».

L’Italia chiede aiuto al Pentagono

Il governo italiano ha intanto lanciato un appello al segretario alla Difesa americana, Mark Esper, per aiuti militari nella lotta contro il coronavirus. Secondo la Cnn, che riporta la notizia, l’Italia ha chiesto aiuto in particolare per attrezzature mediche (mascherine e ventilatori).

Stando sempre a quanto riporta l’emittente, l’esecutivo italiano ha chiesto inoltre al personale militare americano di fornire personale medico e ospedali, in modo da alleggerire la pressione su quelli civili e dar sostegno agli sforzi italiani.

Nel frattempo il Ministro Luigi di Maio ringrazia gli USA per l’arrivo di «un sistema mobile di stabilizzazione dei pazienti e attrezzatura medica, mentre la Fondazione Eli Lilly ha annunciato che donerà agli ospedali italiani un milione di euro di insulina da loro prodotta».

Gli aiuti da Cuba e dalla Cina

La Russia non è l’unico Paese ad aver messo in campo una mobilitazione di medici e merci sanitarie per aiutare l’Italia. Dopo la Cina, che per prima inviò, il 13 marzo scorso, un aereo con a bordo 12 medici e oltre 7 tonnellate di nuovi aiuti sanitari, è toccato a Cuba. 

Domenica scorsa, a Milano Malpensa, è atterrata una delegazione di 37 medici e 15 infermieri direttamente da Cuba. L’equipe è arrivata per portare supporto medico sanitario all’ospedale da campo approntato dall’Esercito italiano a Crema.

Carolina Zanoni

NATA NELLA GIORNATA MONDIALE DELLA LIBERTÀ DI STAMPA, NON AVREI POTUTO SCEGLIERE UNA STRADA DIVERSA. LAUREATA IN LETTERE ALL'UNIVERSITÀ DI VERONA, OGGI SONO GIORNALISTA PRATICANTE PER MASTERX IULM-MEDIASET. SONO APPASSIONATA DI POLITICA, ANCHE EUROPEA. HO COLLABORATO CON “TOTAL EU”, “ITALPRESS” E “DIRE” ALL'INTERNO DELLE ISTITUZIONI EUROPEE A BRUXELLES E A STRASBURGO. Mi PIACE INTERVISTARE E STAR DIETRO LE QUINTE A RACCONTARE LE DINAMICHE DEL PIÙ INTRIGANTE SPETTACOLO (O CIRCO) DEL MONDO: LA POLITICA.

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