Le sirene dell’allarme per le alte maree ritornano a suonare incessamente in una Venezia ormai devastata dall’alluvione. In mattinata, il livello delle acque è tornato a raggiungere i 154 cm nel centro della Serenissima. Alto il valore anche a Burano e Chioggia, dove la marea ha raggiunto i 149 e i 146 cm. Intanto, Piazza San Marco è stata chiusa al pubblico.
«Chiudiamo la piazza per non mettere a rischio l’incolumità delle persone. Siamo ancora in uno stato di emergenza e a breve apriremo un fondo per le donazioni», ha spiegato il sindaco Luigi Brugnaro. «Ringrazio tutte le persone che si stanno dando da fare. Peccato che proprio qui c’è anche chi vuole girare un film e, in questi casi, non c’è niente di peggio della speculazione».
Perché sì, nelle ultime ore, mentre la pioggia continuava a cadere inghiottendo la città, l’attore Stefano Accorsi ha tentato di girare, accompagnato da una troupe cinematografica, alcune scene del suo nuovo film. Le forze dell’ordine l’hanno però cacciato da Piazza San Marco, facendo esultare chi l’ha accusato di poca sensibilità e sciacallaggio.
Intanto, a causa dell’alta marea, il trasporto pubblico di Venezia è stato sospeso, eccezion fatta per pochissimi vaporetti che collegano ancora le isole.
I negozi sono ancora tutti chiusi, mentre i commercianti lottano per liberare le loro attività dall’acqua.
In queste ore la solidarietà viene anche dai ragazzi dell’associazione giovanile VeniceCalls e del movimento per l’ambiente FridaysForFuture, che si stanno organizzando per aiutare i soccorsi. Molti di loro si sono recati al conservatorio Benedetto Marcello per mettere in salvo il materiale musicale sommerso dall’acqua.