Microsoft continuerà a fare affari con Huawei. Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha infatti concesso al gruppo Redmond il via libera per fornire software al partner cinese da impiegare nei suoi prodotti e servizi.
La concessione arriva nonostante nel maggio scorso il Presidente statunitense Donald Trump avesse firmato l’ingresso di Huawei nella Entity List degli Usa, l’elenco che include le società estere alle quali non è consentito acquistare tecnologia di provenienza americana.
«Il 20 novembre il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha accolto la richiesta di Microsoft per la licenza necessaria alla fornitura di software destinati al mercato di Huawei. Apprezziamo la risposta dell’autorità alla nostra domanda» ha detto – come riportano le pagine di “Bloomberg” – il portavoce di Microsoft.
A livello concreto, dunque, Microsoft potrà continuare a fornire a Huawei le licenze di Windows 10, fondamentali per la commercializzazione di server e laptop con questo sistema operativo già preinstallato, e quelle del pacchetto Office.
Si è parlato nei mesi scorsi dell’arrivo in Cina di un MateBook con piattaforma Deepin Linux. Ad occuparsi del suo sviluppo e dell’aggiornamento è quasi esclusivamente Wuhan Deepin Technology, una realtà con base nel territorio cinese. Il prezzo di questi laptop è di circa 40 dollari inferiore rispetto ai concorrenti con Windows 10 e a differenziarli da questi ultimi è il pulsante “Start” che rimpiazza quello con il logo tipico del sistema americano. Con ogni probabilità la commercializzazione del MateBook non è stata altro che una mossa preventiva di Huawei in modo tale da poter contare su un’alternativa nel caso in cui fosse stato impossibile installare Windows 10 sui portatili commercializzati.
A fine del maggio scorso, alcuni giorni dopo l’annuncio del ban americano, la linea MateBook era scomparsa dallo store ufficiale di Microsoft, per poi tornare a disposizione del pubblico nella seconda metà di giugno.