Huawei, il colosso cinese fa causa al governo americano

Huawei affila le armi e si prepara a chiedere alla giustizia americana di dichiarare incostituzionale il divieto imposto alle sue apparecchiature, previsto dalla normativa approvata che vieta il loro utilizzo alle agenzie e ai contractor federali. A riportarlo è il Wall Street Journal. Questa mossa è ritenuta da Huawei il primo passo per abolirla definitivamente dal mercato statunitense.

«Il governo degli Stati Uniti non ha fornito alcuna prova che Huawei costituisca una minaccia per la sicurezza, solo supposizioni» ha detto il legale della compagnia, Song Liuping.

L’annuncio del ricordo alla giustizia USA arriva nel momento in cui il gruppo cinese, indiscusso leader mondiale del 5G, è stato preso di mira da una serie di attacchi da parte di Washington. Infatti in questa sorta di guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti, pochi giorni fa l’amministrazione Donald Trump ha inserito Huawei nella Entity List del Bureau of Industry and Security (Bis), un elenco di società sospette, iniziativa che proibisce alle compagnie americane di vendere attrezzature tecnologiche realizzate dal colosso di Shenzhen.

Song Liuping ha inoltre affermato che la decisione degli Stati Uniti «crea un precedente pericoloso che danneggerà miliardi di consumatori». Secondo l’azienda cinese il bando commerciale statunitense provocherà danni diretti anche a più di 1.200 aziende americane, con conseguenze su decine di migliaia di posti di lavoro. «I politici americano stanno usando la forza di un’intera nazione contro una società privata» ha aggiunto Liuping.

Alessia Conzonato

25 anni, dalla Toscana a Milano per seguire la passione del giornalismo. Laureata in Comunicazione, media e pubblicità alla IULM, ora frequento il Master in giornalismo e quindi scrivo per Master X. Sogno di fare inchiesta, ma amo anche il cinema.

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