Truth Social perde pezzi: si dimettono due dirigenti

Truth Social

Josh Adams e Billy Boozer, responsabili della tecnologia e dello sviluppo dell’app Truth Social di Donald Trump, si sono dimessi a meno di un anno dall’assunzione. Lo ha rivelato in esclusiva l’agenzia di stampa americana Reuters. 

Un esordio difficile

La loro decisione potrebbe compromettere ulteriormente l’app che, a distanza di più di un mese dal lancio del 20 febbraio 2022, presenta ancora numerose criticità. Per cominciare, molti utenti sono ancora in lista d’attesa e non hanno la possibilità di accedere. Il CEO di Truth Devin Nunes, ex membro del Congresso, aveva dichiarato pubblicamente che l’app sarebbe stata completamente operativa entro fine marzo. 

Devin Nunes Truth Social
Devin Nunes, CEO di Truth Social

Inoltre, al momento Truth rimane disponibile solo sull’App Store di Apple e non è ancora presente su Android, restando così fuori dal 40% dei dispositivi presenti negli Stati Uniti. 

L’app ha visto anche un forte rallentamento dei download:  secondo la società di analisi dei dati Sensor Town, è passata dagli 866.000 download della settimana di lancio ai circa 60.000 della settimana del 14 marzo. Inoltre, sempre secondo Sensor Town, Truth Social ha raggiunto un totale di 1,2 milioni di download – una cifra sensibilmente inferiore rispetto a quelli delle app concorrenti come Parler (11.3 milioni) e Gettr (6.8 milioni).

Non è ancora chiaro se Adams e Boozer abbiano terminato del tutto i loro rapporti di lavoro con l’azienda, se siano stati sostituiti o se abbiano semplicemente cambiato le proprie mansioni.

Ciò che è chiaro, però, è che i due giocano un ruolo fondamentale nel curare la fase di lancio della nuova app di Trump, che ha l’ambizione di dare voce agli utenti di destra combattendo la cosiddetta “cancel culture”. E che vuole diventare concorrente diretta di Twitter. “Se Adams ha lasciato… Andrà tutto a monte”, ha dichiarato una fonte anonima, parlando dell’ex responsabile tecnologico di Truth Social.

La situazione finanziaria

Truth Social è di proprietà dell’azienda Trump Media & Technology Group (TMTG), che ha ricevuto circa 1 miliardo di dollari da parte degli investitori. La TMTG, tuttavia, è in attesa di quotarsi in borsa grazie a una fusione con la società di investimento Digital World Acquisition Corp (DWAC): la Securities and Exchange Commission sta valutando la fattibilità dell’accordo e prenderà una decisione nel giro di qualche mese. 

Nel frattempo, però Elon Musk, il CEO di Tesla, ha annunciato di aver comprato il 9% delle azioni di Twitter. La notizia ha creato delle conseguenze a livello finanziario: se Twitter è cresciuta in borsa del 27%, DWAC ha perso 13 punti percentuali. Rendendo il futuro di Truth Social ancora più incerto. 

Valeriano Musiu

Classe 1992. Ho studiato letteratura e cinema, ma nel tempo mi sono appassionato all’ambiente, all’economia circolare e alle questioni di genere. A 24 anni ho seguito Alice nel Paese delle Meraviglie della televisione, lavorando prima nell’intrattenimento e poi nelle news, con in mezzo un’esperienza da copywriter in un’agenzia pubblicitaria. Adesso it’s all about journalism, con la voglia di condividere storie e analizzare i fatti per raccontare il mondo, una parola alla volta.

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