Con la stagione calcistica quasi al termine cominciano le previsioni su quali allenatori siederanno sulle panchine delle italiane il prossimo anno. Tante le novità in Serie A, a partire dalle big del campionato.
Tra i confermati Simone Inzaghi, che dopo aver trascinato l’Inter alla vittoria della seconda stella è pronto a rinnovare il contratto. L’annuncio, ha dichiarato l’allenatore stesso, arriverà al termine del match contro il Verona. «Quando penso di annunciare il rinnovo? L’ho detto, dopo l’ultima di campionato. Adesso abbiamo le ultime partite di campionato da affrontare nel migliore dei modi, poi ci incontreremo con la società».
In casa Juventus è ormai chiaro l’addio di Massimiliano Allegri. Il sostituto identificato dalla dirigenza bianconera è Thiago Motta, che quest’anno ha portato il Bologna in Champions League per la prima volta nella sua storia. Tra le parti ci sarebbe già un’intesa di massima, con Giuntoli disposto a offrire all’italo brasiliano un biennale con opzione per il terzo anno a 3.5 milioni di euro a stagione. Per sostituire Motta, gli emiliani avrebbero pronti diversi nomi. In pole c’è Vincenzo Italiano, al momento concentrato sulla Conference League con la Fiorentina. Infatti, anche con la vittoria della coppa, il futuro dell’allenatore viola pare lontano da Firenze. Al suo posto potrebbe arrivare Raffaele Palladino, al momento alla guida del Monza.
Dall’altra sponda di Torino, è stato l’allenatore Ivan Juric a rifiutare il rinnovo del contratto. Ai granata piace Paolo Vanoli del Venezia, una delle sei squadre impegnate nei playoff di Serie B.
Anche la panchina del Milan vedrà chiudersi un ciclo. Stefano Pioli è vicino ai saluti, con la dirigenza rossonera non soddisfatta degli ultimi risultati in Europa con la Roma e nel derby con l’Inter. Nonostante siano diversi i nomi accostati al Diavolo, da Via Aldo Rossi ancora non trapela niente. L’unica cosa (quasi) certa è che, nonostante la protesta dei tifosi, il prescelto non sarà Antonio Conte.
L’allenatore è infatti in contatto con il Napoli, che negli ultimi giorni ha superato le concorrenti. Sul piatto un triennale vincolato alla Champions, con base fissa a poco meno della richiesta (6-7 milioni) e bonus legati agli obiettivi. L’intesa sarebbe stata trovata durante l’incontro con De Laurentiis, ma resta ancora da sciogliere il nodo legato alla clausola Champions: la possibilità di interrompere unilateralmente il rapporto in caso di mancata qualificazione non è contemplato dall’allenatore pugliese.
A Bergamo la storia è diversa. L’Atalanta proseguirebbe con Gian Piero Gasperini, in scadenza a fine giugno 2025. La permanenza dell’allenatore sarà legata esclusivamente alle motivazioni dello stesso al termine della stagione, quando in casa Dea potrebbero arrivare Coppa Italia ed Europa League.
Se per gli allenatori di Verona, Udinese, Empoli, Frosinone e Sassuolo il futuro è ancora incerto e legato alla non retrocessione, altre panchine sono ormai confermate. Oltre Inzaghi, infatti, anche Daniele De Rossi (Roma), Fabio Pecchia (Parma), Cesc Fabregas (Como), Alberto Gilardino (Genoa), Luca Gotti (Lecce) e Igor Tudor (Lazio) resteranno alla guida della propria squadra.
Unico club in lotta per la salvezza, ma la cui panchina sembra già libera, è il Cagliari. Claudio Ranieri ancora nello scorso luglio aveva annunciato il ritiro, precisando come solo la chiamata della Nazionale potrebbe cambiare la sua decisione. «Credo che finirò la mia carriera a Cagliari… credo proprio sarà la mia ultima tappa. Potrei cambiare idea solo se ci fosse una Nazionale in grado di mettermi in buone condizioni lavorative».