Il Superbowl è l’evento sportivo di football americano che ferma l’America e perché no, anche il mondo intero. Quella partita che, sommata allo show che vede protagonisti artisti internazionali, fa rimanere incollati davanti alla televisione più di centoundici milioni di telespettatori.
E così ieri (nella notte italiana), durante il Superbowl numero 52 che ha visto contrapposti i Philadelphia Eagles e i New England Patriots, gli appassionati di football americano hanno assistito a un vero e proprio miracolo sportivo. La favola degli Eagles ha trovato il lieto fine raggiungendo il primo successo in assoluto in un Superbowl grazie al 29enne Nick Foles. I New England Patriots, guidati da Tom Brady, non sono riusciti a compiere la rimonta, nonostante cercassero la sesta vittoria della National Football League.
#FlyEaglesFly pic.twitter.com/XLRIuq25Uv
— Andrea Ghezzi (@kcrossover2012) February 5, 2018
Alla fine della partita la città di Philadelphia è letteralmente impazzita con migliaia di tifosi in strada a festeggiare questa storica vittoria.
Ma nel Superbowl di Minneapolis, giocato al coperto e contraddistinto da uno sbalzo termico spaventoso (-20 gradi fuori dallo stadio e +20 all’US Bank Stadium), Justin Timberlake è stato il protagonista assoluto dello show musicale dell’intervallo. Suggestivo il suo tributo a Prince.
Ieri sera al #SuperBowl @jtimberlake ha omaggiato @prince cantando "I would die 4 U".
Se avete guardato questa performance, capirete perché sono due dei miei artisti preferiti! E voi avete dei miti? #IWouldDie4U #nicoarezzo #JustinTimberlake #Prince pic.twitter.com/8xxQCXvaBz— Nico Arezzo (@NicoArezzo) February 5, 2018
Minneapolis, infatti, è la città natale dell’artista scomparso nell’aprile 2016. Lo stadio si è colorato a un tratto di viola (richiamando alla mente il successo “Purple Rain”), Timberlake si è seduto al pianoforte e ha cantato davanti a un enorme telo bianco che proiettava immagini di Prince la canzone “I would die 4 U”.
Timberlake, arrivato alla terza presenza al Superbowl, ha poi cantato e ballato alcuni dei suoi più grandi successi come “Rock Your Body”, “Sexy Back”, “Cry Me a River”, “Mirrors” e “Can’t Stop the Feeling!” facendo cantare tutto lo stadio. (ei)