Per Putin il mondo sottovaluta il rischio “guerra nucleare”

«Il mondo sta sottovalutando il rischio di una guerra nucleare». Questo l’allarme lanciato da Vladimir Putin durante il consueto evento di fine anno organizzato dal presidente. L’incontro quest’anno è stato organizzato al World Trade Center di Mosca, sul lungofiume Krasnopresnenskaya. Un’eventualità, quella prospettata dal capo del Cremlino, che potrebbe portare «alla morte di tutta la civiltà e forse alla fine del pianeta», nonostante Putin confidi sul fatto che «l’umanità avrà abbastanza buon senso per evitare il peggio».

Una minaccia di una catastrofe globale dovuta, secondo il presidente russo, alla tendenza occidentale ad abbassare la soglia per l’uso di armi nucleari e al fatto che la decisione degli Usa di uscire dal trattato Inf – Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty – aumenti l’incertezza. «Abbiamo sviluppato nuove armi», ha aggiunto Putin, «ma la superiorità russa nella difesa missilistica serve solo a mantenere la parità strategica. Se arriveranno i missili in Europa, poi l’Occidente non squittisca se reagiremo: dobbiamo garantire la nostra sicurezza ma confido che l’umanità avrà abbastanza buon senso per evitare il peggio».

Nel corso dell’incontro Putin ha anche affrontato altri argomenti delicati, legati agli eventi dell’ultimo anno: dal commento sul ritiro delle truppe Usa dalla Siria, allo scontro con l’Ucraina, dai rapporti con l’Occidente alle sanzioni internazionali.

Il presidente russo, al suo quarto mandato al Cremlino, non si è poi limitato ai moniti o alle spiegazioni, ma ha anche rilanciato i suoi progetti. La Russia, secondo Putin, ha bisogno di una svolta economica, di un «balzo in avanti per entrare in questo secolo» e agganciare le innovazioni tecnologiche. L’obiettivo è quello di diventare la quinta potenza economica mondiale, avanzando dalla dodicesima posizione in cui, secondo le stime della Banca Mondiale, si trova attualmente.

La maggior parte della «grande conferenza stampa» di fine anno è stata dedicata all’economia: il Pil, cresciuto dell’1,7% nei primi 10 mesi dell’anno; la produzione industriale, salita del 2,9% nonostante le sanzioni internazionali; l’aumento dell’Iva, per arginare le minori entrate dal comparto idrocarburi. Per recuperare popolarità, scesa dopo la riforma che aumenta gradualmente l’età pensionabile, Putin ha annunciato che nel 2018 l’assegno medio è aumentato di 6 euro, attestandosi a circa 183.

Alla conferenza hanno partecipato circa 1700 tra reporter e giornalisti provenienti da tutto il mondo. Accesso negato solamente a Roman Dobrokhotov, uno dei cronisti di “Insider.ru” che ha lavorato all’inchiesta sull’identità degli 007 responsabili dell’attacco chimico a Salisbury. «È un onore essere l’unico», ha commentato Dobrokhotov tramite Twitter, «a cui non è stato permesso l’ingresso».

No Comments Yet

Leave a Reply