Continuano le tensioni in Libia dopo che le forze aeree del generale Khalifa Haftar hanno compiuto un raid sull’aeroporto internazionale di Tripoli, chiuso nel 2014 a sud della capitale. L’attacco non avrebbe causato vittime, mentre il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha sentito telefonicamente, nella tarda serata di ieri, il presidente del Consiglio presidenziale libico Fayez Serraj.
I due si sarebbero confrontati proprio sull’offensiva lanciata contro Tripoli da Haftar. Il premier ha ribadito il no alla violenza e ha fatto appello alla fine del conflitto e alla ripresa del dialogo politico tra le parti per arrivare alla stabilizzazione del Paese. Come riferisce l’ufficio stampa di Serraj, il premier libico avrebbe annunciato a Conte «il perseguimento di tutti coloro che commettono crimini di guerra, portandoli davanti alla magistratura locale e internazionale».
Poi ha espresso «il proprio ringraziamento a Conte e al governo italiano affermando la determinazione a resistere a questa aggressione” da parte delle milizie del generale Khalifa Haftar “con tutta la forza».
Intanto l’Isis ha compiuto un attacco nel centro della Libia, a Fuqaha, uccidendo due persone tra cui il presidente del consiglio comunale e rapendo il capo delle Guardie municipali. Nell’attacco avvenuto la scorsa notte nella città a oltre 600 km a sud-est di Tripoli, i terroristi hanno incendiato la sede della Guardia municipale e abitazioni di alcuni poliziotti.