LEONE XIV: IL PAPA AMERICANO CHE VUOLE LA PACE

Habemus Papam. Il nuovo pontefice è il cardinale statunitense Robert Francis Prevost, che ha scelto per sé il nome di Leone XIV. Ad annunciarlo è stato Dominique Mambertui, cardinale protodiacono, dal balcone centrale della basilica vaticana di San Pietro. È il primo papa americano della storia. Migliaia di fedeli in piazza per il primo discorso del pontefice.

Fumata bianca

Un’attesa che sembrava infinita, in realtà è terminata prima del previsto. Al quarto scrutinio i cardinali hanno trovato una quadra, e dal comignolo più ripreso del mondo, quello collegato alla stufa dentro la Cappella Sistina, è uscita la fumata bianca alle 18.08 del 9 maggio. È stato immediato il boato della folla, ed è partito un passaparola talmente veloce che in pochi minuti tutti il mondo era a conoscenza della notizia.

IL DISCORSO

Nato a Chicago, il cardinale Prevost, 69 anni, era uno dei candidati di cui si parlava di più nei giorni scorsi, ma non quello più quotato. Almeno non quanto i cardinali Parolin, Zuppi, Pizzaballa e Tagle, dati come favoritissimi. E così la storia si ripete e “chi entra papa esce cardinale”. La sorpresa dei fedeli ha presto lasciato il posto all’entusiasmo, agli applausi e alla commozione. Centocinquantamila persone erano in piazza quando Papa Leone XIV è uscito dalla Loggia delle Benedizioni. Commosso ha guardato la folla che gridava il suo nome e ha iniziato il suo primo discorso. Un discorso durato nove minuti in cui ha deciso di leggere parola per parola, discostandosi dai suoi tre immediati predecessori – Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco – che avevano preferito andare “a braccio”.

Robert Francis Prevost è il nuovo pontefice

Pace. La parola è stata pronunciata nove volte da Papa Leone XIV, che nel suo discorso ha omaggiato anche Papa Francesco: «Ancora conserviamo nei nostri orecchi quella voce debole, ma sempre coraggiosa di papa Francesco che benediceva Roma. Il papa che benediceva Roma, dava la sua benedizione al mondo, al mondo intero, quella mattina del giorno di Pasqua. Consentitemi di dar seguito a quella stessa benedizione: Dio ci vuole bene, Dio ci ama tutti e il male non prevarrà». Ha poi proseguito: «Siamo tutti nelle mani di Dio (…) Il mondo ha bisogno della Sua luce. L’umanità necessita di lui come il ponte per essere raggiunta da Dio e dal Suo amore. Aiutateci anche voi, gli uni e gli altri a costruire ponti con il dialogo, con l’incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo sempre in pace. Grazie a Papa Francesco». Il Papa ha anche parlato in spagnolo per salutare la sua diocesi di Chiclayo in Perù, dove è stato vescovo dal 26 settembre 2015 al 2019.

LA LINEA DI PAPA LEONE XIV
Il primo discorso di Papa Leone XIV

Ora che il mondo ha un nuovo papa, non resta che vedere che linea seguirà. Nella sua prima apparizione si è presentato con le insegne della tradizione, ovvero mozzetta rossa e stola sulla veste bianca, a differenza di Papa Francesco che aveva preferito non metterle. Le parole, però, si rifacevano molto all’ultimo pontefice. Gli appuntamenti futuri chiariranno meglio il tutto.

Il 9 maggio è prevista la prima messa con i cardinali alle ore 11.00. Domenica 11 maggio alle ore 12.00 reciterà il Regina Coeli dalla Loggia centrale della Basilica di San Pietro. Invece, alle 18.00 della stessa giornata ci sarà la cerimonia di intronizzazione, la celebrazione liturgica che segna l’inizio del suo pontificato. Durante la messa, il Papa riceverà il pallio (simbolo del buon Pastore) e l’anello del pescatore, con il sigillo di San Pietro. Tutti i cardinali presteranno poi obbedienza al nuovo Pontefice.

LA REAZIONE DI TRUMP

Intanto negli Stati Uniti è festa più che altrove. Il presidente americano Donald Trump ha accolto l’annuncio del nuovo papa con entusiasmo. Sul social Truth scrive: «Congratulazioni al cardinale Robert Francis Prevost. È un onore realizzare che è il primo papa americano, non vedo l’ora di incontrarlo». Ha poi confessato ai giornalisti: «Siamo un po’ sorpresi, ma molto felici». Anche il vicepresidente J.D. Vance ha scritto a riguardo su X, nonostante lo scorso febbraio fosse stato criticato proprio da Prevost per la politica anti-immigrati. Nel post si legge: «Milioni di cattolici pregheranno per il successo del suo lavoro».

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