Una legge votata all’unanimità. Tutti e 36 i consiglieri cittadini di Porto Alegre, nel sud del Brasile, hanno detto sì lo scorso ottobre a una norma che risparmiava ai residenti il costo di sostituzione di alcuni contatori dell’acqua. Una mossa per alleggerire il carico sui contribuenti che è entrata ufficialmente in vigore il 23 novembre. Sei giorni dopo, la scoperta. L’intero testo del provvedimento è figlio di ChatGPT.
Il caso di Porto Alegre
La notizia è arrivata dalle labbra di Ramiro Rosario, il consigliere che più di tutti aveva sponsorizzato la legge. L’autore fisico del testo è l’ormai stra-cliccato ChatGPT. Il chatbot di OpenAI avrebbe processato un prompt di circa 250 caratteri per poi «sputare fuori» la nuova policy. Tempo totale: massimo 15 secondi. Non i tre giorni che solitamente – ha ammesso Rosario – sarebbero serviti agli esseri umani.
Insomma, nessuna sessione di brainstorming, nessun confronto lungo ed estenuante. Nessuna discussione riguardo al testo. Tempo di sistemarsi la cravatta e la legge si era scritta ‘da sola’. E il fatto che sia stata approvata all’unanimità è sintomo dell’enorme efficienza della macchina. «La tecnologia serve a ridurre i costi e a ottimizzare il nostro lavoro. Porterà guadagni in termini di qualità e produttività, soprattutto per le strutture governative di ridotte dimensioni», è la sicurezza di Rosario su un post di X. Eppure pone anche quesiti etici non di poco conto. Qual è il limite? Se c’è…
A primeira lei brasileira feita exclusivamente por inteligência artificial está vigente em Porto Alegre!
Ela não tem nada de ideológica. Ao contrário, é bem comum. Ela impede a cobrança pela prefeitura de hidrômetros furtados. Aliás, passaria despercebida se eu não contasse.…
— Ramiro Rosário (@curtaramiro) November 29, 2023
Il processo ‘creativo’
Per mesi le lamentele dei cittadini avevano sommerso gli uffici comunali. L’ultimo regolamento in merito era addirittura datato 1987. A giugno Rosario – che si definisce un grandissimo appassionato di tecnologia – si siede davanti al suo portatile, apre il sito di ChatGPT e digita. «Crea una legge comunale per la città di Porto Alegre […] che proibisca al Dipartimento Municipale dell’Acqua e delle Fognature di addebitare al proprietario dell’immobile il pagamento di un nuovo contatore dell’acqua quando questo viene rubato».
Una manciata di secondi, e sullo schermo compare il testo. Già suddiviso in otto sottosezioni. E soprattutto, con l’aggiunta di due proposte a cui lo stesso Rosario ha ammesso di non aver pensato. Stabilire una scadenza di 30 giorni per la sostituzione dei contatori dell’acqua rubati. E, nei casi in cui tale scadenza non fosse rispettata, esentare i proprietari di immobili dal pagamento delle bollette dell’acqua. Un risultato secondo Rosario «straordinario», raggiunto grazie al confronto dell’AI con i migliori precedenti registrati nel suo database. «Un processo senza precedenti […] che ha portato suggerimenti in linea con i principi e i valori del mio mandato», ha ammesso il consigliere brasiliano. E il testo è stato da lui presentato in data 7 giugno 2023.
La sezione di redazione legislativa del Consiglio ha adattato la formulazione allo stile tipico delle norme, apportando minime modifiche. Il 18 ottobre, dopo un’ulteriore revisione da parte del comitato giudiziario e costituzionale del Consiglio, il voto ha dato il via libera alla legge.
Un nuovo Metropolis?
L’annuncio, una settimana dopo l’approvazione, ha preso in contropiede alcuni membri della giunta comunale. Le critiche sono state dirette soprattutto contro la mancanza di trasparenza per quanto riguarda il processo di stesura del testo da parte di ChatGPT. «Sebbene l’uso dell’intelligenza artificiale non sia esplicitamente vietato, può creare un pericoloso precedente», ha commentato dubbioso il presidente del consiglio comunale Hamilton Sossmeier. Una sorpresa per molti, dovuta al «pregiudizio che le persone – ha dichiarato Rosario – hanno ancora nei confronti dell’AI».
Altro tema è quello della sostituzione del lavoro. Un timore che è alimentato da exploit di questo genere, in una situazione che ormai ha evidenziato l’inevitabilità di una nuova rivoluzione tecnologica. Se i chatbot sono così più efficienti degli esseri umani, quanto ci metteranno a rimpiazzarci? Una paura che molti definiscono irrazionale e impulsiva. Come lo stesso Rosario: « È così che dovrebbe essere. L’innovazione aiuta a risolvere i problemi quotidiani che creano enormi mal di testa alla popolazione». Molti esperti, in ogni caso, continuano a mettere in guardia sull’utilizzo dei chatbot. Bisogna capirli, comprenderne a fondo il funzionamento e i processi retrostanti. «Nessuno sarà sostituito dall’AI – chiosa Rosario – ma molti lo saranno da chi avrà imparato a usarla».