Mercoledì 23 agosto un aereo privato con a bordo Yevgeny Prigozhin e altre nove persone è precipitato a 300 chilometri da Mosca e a meno di 50 dalla residenza di Putin a Valdaj. Secondo Rosaviatsiya, l’autorità dell’aviazione civile russa, il leader del gruppo di mercenari della Wagner sarebbe morto insieme a tutte le persone a bordo. Sulla lista dei passeggeri dell’aereo c’è anche il nome di Dmitrij Utkin, cofondatore della Wagner ed ex agente del Gru, il servizio segreto militare. Per ora non sono arrivate conferme ufficiali ma gli esponenti della milizia privata sono certi che il loro leader sia stato eliminato.
Silenzio del Cremlino
Il Cremlino non ha fatto parola di quanto accaduto. Nella giornata di ieri, a margine della celebrazione dell’ottantesimo anniversario della battaglia di Kursk nella seconda guerra mondiale, il presidente russo Vladimir Putin non ha fatto nessun cenno allo schianto aereo. Nell’occasione ha solo ringraziato «tutti i nostri soldati che combattono con coraggio e risolutezza» nell’ operazione militare speciale in Ucraina.
Le reazioni della Wagner
Gli uomini di Prigozhin hanno avvertito che «l’assassinio avrà conseguenze disastrose». Secondo il canale Telegram Grey Zone, vicino alla Wagner, l’aereo sarebbe stato «Abbattuto dalla contraerea russa» . Nei messaggi si legge: «Yevgeny Viktorovich Prigozhin, è morto a causa delle azioni dei traditori della Russia. Ma anche all’Inferno sarà il migliore! Gloria alla Russia!».
Il video di Prigozhin
Nei giorni scorsi era stato diffuso online, su canali Telegram vicini alla Wagner, un video di Prigozhin. Il primo filmato in cui faceva un discorso dopo la rivolta del 24 giugno. Nel video, girato probabilmente in Africa, il capo della Wagner parlava delle attività di reclutamento che il gruppo stava portando nel Paese «per rendere la Russia più grande in ogni continente e l’Africa ancora più libera» e di attività di contrasto al terrorismo jihadista.