Parrucche, passaporti e travestimenti: i mille volti di Prigozhin

Parrucche e travestimenti di vario tipo sono stati ritrovati in quella che sarebbe l’abitazione di Yevgeny Prigozhin. Ma non solo: anche armi, lingotti d’oro, passaporti, persino un elicottero parcheggiato in giardino. È tutto quello che hanno trovato le forze dell’ordine russe durante le perquisizioni nella casa del capo dei mercenari russi Wagner a San Pietroburgo. I filmati integrali delle perquisizioni sono stati trasmessi sul canale statale Rossiya 1 durante il programma 60 Minuti, poi rilanciati dai media russi, tra cui il quotidiano Izvestia.

La polizia è entrata nell’appartamento qualche settimana fa, in seguito al tentativo di golpe dei miliziani russi guidati da Prigozhin. La sua marcia si è fermata a 200 km circa da Mosca, per “evitare un bagno di sangue rosso”. Già all’Hotel Trezzini, ritenuto l’ufficio del capo della Wagner, erano stati ritrovati 4 miliardi di rubli, ovvero 44 milioni di euro.

Le parrucche ritrovate
SFARZO E LUSSO NELL’ ABITAZIONE

Durante questi anni, l’uomo che ha tentato di rovesciare il potere in Russia e di sfidare Putin, si è impegnato a costruire un’immagine di sé vicino al popolo. Ma le immagini della sua abitazione la smentirebbero. Una stanza dedicata alla preghiera con appese icone sacre e con un piccolo altare, lo studio medico personalizzato, la piscina coperta, divise militari con innumerevoli medaglie, un alligatore impagliato, un martello gigante con sopra la targa “Per negoziare”. Sarebbe questo lo scenario dove avrebbe abitato il capo della Wagner. Sfarzo e lusso. E un intero arsenale di armi, tra munizioni, pistole e mitragliatori costosissimi.

Il gruppo Wagner smentisce sul suo canale Telegram che sia l’abitazione di Prigozhin, dopo che sarebbe stata rinvenuta una sostanza “che hanno deciso di chiamare droga su un canale televisivo federale”. Secondo la Wagner, questa sostanza sarebbe stata messa di proposito dalla polizia per infangare il suo nome.

Divise militari e passaporti di Prigozhin
DOVE SI TROVA ADESSO PRIGOZHIN?

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko afferma che il leader del gruppo paramilitare sarebbe a San Pietroburgo, ma “potrebbe essere anche a Mosca”, escludendo l’ipotesi che si trovasse sul territorio di sua competenza. Lukashenko ha poi aggiunto: “Non vedo assolutamente alcun rischio derivante dal dispiegamento di Wagner all’interno della Bielorussia”. La Casa Bianca invece, ha fatto sapere che “non ha nessuna informazione sul luogo in cui si trovi”.

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov ha dichiarato di “non seguire i movimenti” del capo della Wagner, il quale sembra essere sparito da quando si è concluso il tentativo di golpe.

Giulia Zamponi

Toscana, classe 1990, sono approdata a Milano per inseguire il mio sogno: il giornalismo. All’Università di Pisa mi sono laureata in Informatica Umanistica, dove ho imparato a trattare i contenuti culturali in forma digitale e a comunicarli attraverso le varie piattaforme web. Sono una giornalista pubblicista e ho collaborato con “Il Tirreno”: la prima volta che sono entrata in una redazione mi sono resa conto che non sarei mai più voluta uscire. Adesso giornalista praticante per MasterX. Mi interesso principalmente di esteri e di criminologia: mi piace analizzare ogni particolare di una situazione e indagare sugli aspetti più nascosti della realtà. Sono un’anima solare, sensibile e determinata. Amo l’intensità dei tramonti, gli intricati thriller di Joel Dicker ed il rumore delle onde del mare.

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