Cernusco sul Naviglio, lezioni di arabo a scuola: scoppia la polemica

Tante polemiche per quello che è accaduto in una scuola di Cernusco sul Naviglio. In una scuola elementare del paese dell’hinterland milanese sono state infatti inserite quattro ore di insegnamento della lingua araba. Una decisione che ha scatenato una vera e propria bufera politica.

Le lezioni, svolte nella scuola Montalcini, sono state tenute da un’insegnante madrelingua e sono costate 120 euro, presi dai fondi del Distretto scolastico intercomunale. La Lega ha immediatamente sottolineato l’accaduto parlando di “integrazione al contrario”. L’idea, infatti, è nata per la presenza in classe di una bambina di origine egiziana.

La consigliera comunale della Lega Paola Malcangio ha voluto evidenziare come questo caso non rientri nel concetto di mediazione culturale che sottintenderebbe alunni appena arrivati in Italia. «Il denaro – ha detto la Malcangio – serve ad aiutare chi arriva a integrarsi e a sostenere ragazzini che hanno forti difficoltà linguistiche. Questa operazione improvvisata non rientra in nessuno dei due casi perché la piccola di origini egiziane per cui è stata organizzata è nata qui e parla benissimo italiano». La consigliera Ha voluto inoltre parlare di azione “discriminatoria” citando la presenza in classe e nell’istituto di altre comunità, come quella cinese.

Il vicesindaco di Cernusco Daniele Restelli ha invece difeso l’iniziativa, dicendo che la richiesta è stata fatta dagli insegnanti e che non ha nulla di politico: «L’assemblea dei Comuni del Distretto si limita a mettere i professionisti a disposizione delle scuole che li richiedono. Lo faremo volentieri, se richiesto, anche per i cinesi».

 

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