Buccinasco, proposto il libro di Veltroni nelle scuole. La Lega insorge

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Il Comune di Buccinasco, nell’hinterland milanese, su richiesta degli insegnanti, ha regalato ad alcune scuole il libro di Walter Veltroni La più bella del mondo (del 2022), un testo che spiega i primi dodici articoli della Costituzione italiana attraverso storie di bambini. Sulla vicenda si è accesa la polemica della Lega, che lunedì 24 febbraio ha presentato un’interrogazione in Parlamento.

Cosa è successo

Il 12 e il 19 febbraio il sindaco Rino Pruiti (centrosinistra) e l’assessora Martina Villa sono andati nelle scuole primarie Mascherpa e Primo Maggio per consegnare i libri scelti dalle insegnanti e regalati dal Comune per il progetto ormai decennale sulla Costituzione, avviato dalla scuola e dal Comune con Anpi.

La vicenda ha fatto insorgere alcuni esponenti della Lega, che ci hanno visto un tentativo del primo cittadino di promuovere l’ideologia gender e temi inadatti all’età degli studenti.

Lunedì 24 febbraio i deputati leghisti Rossano Sasso e Fabrizio Cecchetti hanno presentato un’interrogazione in Parlamento sul tema. L’Ufficio scolastico regionale (Usr) ha poi inviato gli ispettori negli istituti in cui sono stati distribuiti i libri.

Le polemiche della Lega

La scorsa settimana, il consigliere d’opposizione leghista Manuel Imberti ha postato sui social la lettera di un gruppo di genitori contrari all’iniziativa. «Il testo ha poco a che fare con la spiegazione oggettiva dei primi articoli della Costituzione, al contrario, ne è fatto un uso improprio e strumentalizzato per promuovere campagne Lgbt e gender», recitava la lettera.

E poi: «Spiegava l’art. 1 della Costituzione con la storia di un ragazzo omosessuale che in epoca fascista mandava la sorellina a portare bigliettini d’amore al suo ragazzo. L’art. 2 con la storia di un ragazzo siciliano, vittima di mafia, che in condizioni di estrema povertà usava le scarpe con i tacchi della zia. L’art. 3 è spiegato con la storia di due ragazze lesbiche picchiate perché colte in flagranza e via via si continua così fino all’art. 12. Nel libro si fa anche riferimento all’influenza della Chiesa sullo Stato italiano. Una bella trovata da parte del sindaco, dell’assessore e di parte del corpo docenti (alcuni dei quali suoi accaniti sostenitori) intenti a manipolare il consenso dei genitori giocando in modo sporco e subdolo per indottrinare i bambini alle teorie gender e arcobaleno molto care alla sinistra».

Sul tema è intervenuto Matteo Salvini: «Gravissimo che un primo cittadino entri nelle scuole per regalare a dei ragazzi di 10 anni (senza il consenso dei genitori) dei libri orientati politicamente che trattano, tra l’altro, temi che non dovrebbero entrare nelle aule scolastiche. Perché sindaco e assessore erano lì? Chi ha finanziato quei libri? Conto che venga fatta presto chiarezza».

La risposta del centrosinistra

«Sono sconcertato, qui siamo alla follia. Si legge la storia di un ragazzo, ispirata a Pio La Torre, che, vivendo in povertà e non avendo i soldi per comprarsi le scarpe usava quelle della zia e si pensa che serva a propagandare l’ideologia Lgbtq? È una cosa aberrante», ha detto il sindaco Pruiti.

«Io non sono un fan di Walter Veltroni. Avrei scelto questo libro? Non lo so, non sono un docente. Ma l’ho letto e in alcuni tratti l’ho trovato commovente, come nel passo in cui un bambino, Luca, sogna di fare il sindaco e non il calciatore. Lo trovo un libro adatto ai bambini, ma soprattutto condivido il fatto che non venga semplicemente regalato ai piccoli, ma che in classe si farà un lavoro di approfondimento ad hoc. Al termine ci sarà la premiazione, colgo l’occasione per invitare il ministro Salvini. E soprattutto sono molto solidale con la preside, che si è trovata gli ispettori del Ministero a scuola e sono vicino alle insegnanti. Meno male che c’è l’autonomia scolastica, altrimenti non so cosa succederebbe in questo Paese», ha aggiunto il primo cittadino.

Sulla vicenda si è espresso anche Pierfrancesco Majorino, capogruppo Pd in Regione Lombardia: «L’indignazione leghista riesce in un doppio capolavoro. Da una parte alimenta l’intolleranza verso chiunque non sia eterosessuale, dall’altra promuove questo inutile e vergognoso attacco contro un sindaco che poche settimane fa è stato fatto oggetto di pesanti minacce mafiose, in un territorio purtroppo tristemente oggetto di attenzioni da parte del mondo criminale. Ma, evidentemente, per gli esponenti della Lega desta più preoccupazione la fantomatica ideologia gender che l’azione delle associazioni mafiose. Noi continueremo a stare dalla parte della lotta alle mafie, della lotta alle discriminazioni e della promozione di buone letture».

Alessandro Dowlatshahi

Classe 1998, ho conseguito la Laurea Magistrale in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Milano, chiudendo il mio percorso accademico con un lavoro di ricerca tesi a Santiago del Cile. Le mie radici si dividono tra l’Iran e l’Italia; il tronco si sta elevando nella periferia meneghina; seguo con una penna in mano il diramarsi delle fronde, alla ricerca di tracce umane in giro per il mondo.

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