Per il Movimento 5 stelle l’aeroporto Canova di Treviso va chiuso. Il movimento pentastellato appoggia in toto l’iniziativa del Comitato che da anni lotta a favore della chiusura dello scalo aeroportuale o, almeno, del rispetto delle norme previste dalla legge.
La deputata cinquestelle in commissione Trasporti, Arianna Spessotto, ha partecipato all’ultima assemblea del Comitato dichiarando apertamente la propria posizione. «Il limite di 16.300 voli l’anno va rispettato – afferma – è uno scandalo che si continui a operare nell’illegalità».
Negli ultimi anni, infatti, il numero di movimenti che ha interessato l’aeroporto di Treviso è aumentato vertiginosamente causando problemi di inquinamento che continuano a mettere a repentaglio la salute dei cittadini. Stando alle rilevazioni sulle concentrazioni di polveri sottili (pm10), Treviso è la peggiore città d’Italia per la qualità dell’aria. Questo si riflette poi sulla salute dei cittadini, costretti a respirare aria insalubre. Secondo le dichiarazioni dell’Associazione Medici per l’Ambiente «le popolazioni che vivono in prossimità di aeroporti pagano in termini di riduzione della qualità della vita, di malattie e cause di morte correlate a questa particolare forma di inquinamento. Il prezzo più alto di scelte che hanno spesso messo al primo posto solo il profitto di pochi invece che la salute dei cittadini, in particolare quella dei bambini».
Non solo. Gli aerei che volano a bassa quota sopra i centri abitati circostanti lo scalo sono fonte di episodi di vortex strike che più volte hanno causato lo spostamento e la rottura di alcune tegole, mettendo a repentaglio l’incolumità dei residenti. Per questa serie di motivi, la deputata Spessotto ha chiesto al Ministero dei Trasporti, guidato da Danilo Toninelli, di considerare la questione e aprire un tavolo ad hoc.
Nel frattempo il Comitato, con il suo presidente Giulio Corradetti, ha intrapreso la propria azione legale con l’intento di fermare il piano con cui Save/AerTre, la società di gestione dell’aeroporto Canova di Treviso, prevede di raggiungere, entro il 2030, i 22.499 voli. Il legale Stefano Mirate, inoltre, fa sapere come si stia vagliando la possibilità di diffidare e denunciare i ministeri, l’Usl della Marca e l’Arpav per non aver vigilato sul rispetto del tetto di 16.300 voli annui.
A breve è previsto l’incontro tra i vertici del Comitato e il sindaco di Treviso Mario Conte, accusato di non aver rispettato quanto promesso in campagna elettorale: controllare l’azione di AerTre che, in questi anni, anziché rispettare le leggi, ha continuato ad aumentare incessantemente l’attività dell’aeroporto.
(m.s.)