Marco Mengoni vince il 73esimo Festival di Sanremo. Un’edizione che verrà ricordata sia per i successi musicali degli artisti in gara, sia per i momenti di “non musica”. Dall’Isola delle rose (distrutte) di Blanco alla vittoria di Mengoni, passando per il freestyle controverso di Fedez e il suo bacio con Rosa Chemical: un Festival a cui non sono mancati i colpi di scena.
1° Mengoni, 2° Lazza, 3° Mr.Rain
Due vite il titolo della canzone, due i leoni di Sanremo conquistati dal cantante: il secondo successo arriva dieci anni dopo la vittoria con il brano L’essenziale. Un successo dalla prima all’ultima sera messo in discussione soltanto da Ultimo, premiato dal televoto nella terza serata.
Se i bookmaker non hanno avuto dubbi sul trionfo di Mengoni, ad averli sorpresi sono i due gradini più bassi del podio. I più papabili Giorgia e Ultimo hanno lasciato il posto a Lazza – secondo – e Mr.Rain – terzo – in gara rispettivamente con Cenere e Supereroi.
Gli ascolti della finale
Sono 12.256.000 gli spettatori che sabato 11 febbraio si sono sintonizzati su Rai1 per vedere la finale di Sanremo 2023, che ha totalizzato il 66,04% di share. Dall’anteprima di Sanremo Start all’esibizione del vincitore, la quinta e ultima serata del Festival è andata in onda dalle 20:42 alle 02:42, quasi un’ora in più rispetto alla finale dello scorso anno.
Nel dettaglio, l’andamento degli ascolti della finale secondo i dati Auditel:
- Sanremo Start, dalle 20:42 alle 21:19, è stato seguito da 13.389.000 persone, con uno share di 57,73%.
- La prima parte della serata, dalle 21:25 alle 23:54, ha tenuto incollati allo schermo 14.423.000 spettatori, registrando il 62,7% di share.
- Il Tg1 60 Secondi, in onda alle 23:56, ha informato 11.698.000 persone, pari al 63,59% di share.
- La seconda parte, dalle 23:58 alle 01:59, ha avuto un seguito di 9.490.00 persone e uno share di 73,65%.
- L’ultima parte del Festival ha totalizzato 6.924.000 spettatori (86,3% di share), scesi a 5.168.000 (83,4%) dopo la proclamazione del vincitore.
Il picco di telespettatori (15.674.000) si è registrato alle 22:01 durante l’esibizione dei Depeche Mode.
Ma perché lo share?
Lo share corrisponde al rapporto, in percentuale, tra il numero medio di spettatori di un programma in una determinata fascia oraria e il numero totale di spettatori che, in un preciso momento, stanno fruendo altri canali televisivi. Ciò significa che il 66,04% delle persone che, sabato 11 febbraio, hanno acceso la televisione si sono sintonizzate su Sanremo nel corso della serata.
Un dato elevato ma non così sorprendente se si considerano le tempistiche del Festival. Le sei ore di trasmissione sono terminate alle 02:00 inoltrate, orario in cui l’offerta televisiva è limitata – durante la proclamazione del vincitore, Amadeus non aveva rivali in altri programmi. A questo si aggiunge la platea di telespettatori, che a quell’ora non è numerosa.
La finale della scorsa edizione ha registrato 13.380.000 spettatori e il 64,9% di share, percentuale che sale al 68% con i nuovi metodi di rilevazione introdotti a maggio 2022. Fino al 30 aprile scorso, i dati conteggiavano anche ascolti generici non riconosciuti, di cui non è possibile calcolare il consumo effettivo. Escludendoli dalle misurazioni, il numero totale di ascolti diminuisce e lo share medio aumenta. Rispetto al 2022, Sanremo 2023 è stato visto da 1.124.000 spettatori in meno, con un -2% di share medio.