
Viareggio (32 vittime, 2009) Erano le 23.48 del 29 giugno 2009 quando uno spaventoso boato travolse la città di Viareggio. Il treno merci 50325 Trecate-Gricignano stava trasportando 14 carri cisterna contenenti Gpl, e deragliò a 400 metri di distanza dalle banchine della stazione. Una delle cisterne si danneggiò, causando la fuoriuscita del gas e l'esplosione di tre palazzine adiacenti alla stazione. Morirono 32 persone: 11 a causa delle ustioni o per il crollo degli edifici, 19 in ospedale nei mesi successivi, mentre due anziani, Angela Monelli e Italo Ferrari, morirono d’infarto, probabilmente per lo spavento dovuto dall’esplosione.
Andria e Corato (23 vittime, 2016) L’incidente ferroviario avvenuto tra Andria e Corato (sulla linea Bari-Barletta), il 12 luglio 2016, causò la morte di 23 persone e il ferimento di altri 51 passeggeri. Il tutto per un errore di comunicazione tra le due stazioni di provenienza dei convogli. Erano passate da poco le 11 quando i due treni, che stavano viaggiando in direzioni opposte su un binario unico, si scontrarono frontalmente. Nello schianto vennero coinvolte le prime tre carrozze di uno dei due mezzi e la prima dell’altro. Secondo la Procura di Andria l’ok alla partenza del convoglio proveniente da Andria venne dato senza aspettare l’incrocio con quello in partenza da Corato. I macchinisti non riuscirono a evitare l’impatto perché si trovavano in prossimità di una curva, dove la visibilità era limitata.
Castelbello Laces (9 vittime, 2010). Intorno alle 9 di mattina del 12 aprile 2010 una frana di 400 metri cubici si staccò dalla scarpata che sormonta la ferrovia della Val Venosta e travolse il treno regionale 108 che stava percorrendo la tratta in direzione di Merano. Il treno precipitò nella vallata, ma s’incastrò tra gli alberi, che ne impedirono la caduta nell’alveo del fiume Adige. Nove persone persero la vita, mentre 28 rimasero ferite. Lo smottamento fu causato dalla rottura di un tubo per l’irrigazione.
Pioltello (3 vittime, 2018) Il treno regionale 10452 di Trenord, partito da Cremona e diretto a Milano Porta Garbiladi, aveva appena oltrepassato la stazione di Pioltello-Limito quando tre vagoni uscirono dai binari e colpirono due pali della linea elettrica, facendo accartocciare il convoglio. Erano le 6.57 del 25 gennaio 2018. Il treno stava trasportando circa 350 passeggeri, principalmente pendolari diretti a Milano. Tre le vittime, 46 i feriti.
Lodi (2 vittime, 2020) L’ultimo grave incidente ferroviario italiano e il primo riguardante una linea ad Alta velocità. Sono le 5.35 del 6 febbraio 2020 quando la motrice del Frecciarossa Milano-Salerno, dopo essere uscita dai binari, finisce contro un carrello sul binario parallelo, poi ne urta un altro e finisce la corsa contro una palazzina delle Ferrovie. L’impatto è fortissimo. La seconda carrozza, dopo essersi staccata dal convoglio, prosegue la sua corsa per alcuni metri fuori dai binari, per poi ribaltarsi. Nello scontro perdono la vita due macchinisti, 31 invece i passeggeri feriti.