Conclave al via il 7 maggio. La Chiesa si prepara a eleggere il successore di Francesco

La data è ufficiale: il Conclave per l’elezione del successore di Papa Francesco inizierà il prossimo 7 maggio. Dopo le riunioni della mattina di oggi 28 aprile, il Collegio dei Cardinali ha fissato il calendario che guiderà la Chiesa cattolica verso l’elezione del nuovo Pontefice. Il passaggio di consegne avviene seguendo le disposizioni della Costituzione apostolica Universi Dominici Gregis, che stabilisce tempi e modalità della Sede vacante. L’attesa ora si concentra sulla Cappella Sistina, dove i cardinali elettori si riuniranno in clausura, alla ricerca di un nuovo Vescovo per la città di Roma e per la sua Chiesa.

Un Conclave globale con un’assemblea variegata

Il prossimo Conclave sarà uno dei più variegati nella storia recente: 135 i cardinali elettori teoricamente convocati, anche se il numero effettivo sarà di 134 a causa della rinuncia per motivi di salute del cardinale spagnolo Antonio Cañizares Llovera.

Mappa delle distribuzioni dei Cardinali per il prossimo Conclave

La rappresentanza geografica riflette una Chiesa sempre più globale: 53 elettori europei, 23 asiatici, 21 dell’America Latina, 18 africani e 4 provenienti dall’Oceania. Un quadro che sottolinea come il baricentro della cattolicità si stia spostando sempre più verso Sud e verso Est. Sebbene gli europei rappresentino ancora la maggioranza relativa, la forte presenza di cardinali provenienti da continenti in crescita come Africa e Asia introduce nuovi temi e sensibilità all’interno delle dinamiche del voto. La Chiesa universale guarda dunque a un’elezione che dovrà saper tenere insieme le tradizioni millenarie con le nuove esigenze pastorali e sociali emerse negli ultimi decenni.

Un ruolo non secondario, inoltre, sarà giocato dai cardinali ultraottantenni, che pur non partecipando al voto, durante le Congregazioni generali possono influenzare il dibattito e orientare le scelte, grazie alla loro autorevolezza e alla loro esperienza.

Le regole dell’elezione e il rituale del Conclave

Il 7 maggio, con il solenne rito dell’”extra omnes”, si apriranno ufficialmente le porte del Conclave. I cardinali, raccolti nella Cappella Sistina, daranno così avvio a una fase di clausura rigorosa, interrotta solo dai momenti previsti di preghiera, riflessione e votazione. La procedura richiede una maggioranza di due terzi per l’elezione valida. Dopo ogni scrutinio, le schede saranno bruciate in una stufa speciale: il fumo nero segnalerà la mancanza di un risultato, mentre il fumo bianco annuncerà l’elezione del nuovo Pontefice.

Il prossimo 7 maggio prenderà il via il Conclave per eleggere il successore di Papa Francesco

Secondo fonti interne, il clima emerso durante le Congregazioni generali è stato caratterizzato da un ampio desiderio di continuità rispetto al pontificato di Papa Francesco, soprattutto nei temi della riforma della Curia, dell’impegno sociale, della sinodalità e dell’attenzione alle periferie del mondo. Molti cardinali hanno espresso l’auspicio di individuare una figura capace di proseguire l’opera di Francesco, senza rinunciare a un proprio carisma e a una visione personale, come dichiarato anche dal cardinale Ángel Sixto Rossi. Anche il cardinale tedesco Reinhard Marx ha lasciato intendere che i tempi per l’elezione potrebbero essere brevi, grazie a una condivisione diffusa su alcuni nomi e su alcune linee guida per il futuro della Chiesa.

Il mondo attende ora il segnale tanto atteso: il bianco fumo che annuncerà il nuovo Papa e il solenne annuncio del “Habemus Papam” dalla loggia centrale della Basilica di San Pietro.

 

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