Chi è Fleximan, l’antieroe che spopola in Veneto (e non solo)

Da qualche tempo in Veneto, ma anche in altre regioni italiane, sta spopolando un nuovo personaggio. Si tratta di Fleximan, il distruttore degli autovelox. Il famigerato antieroe ha eliminato alcuni apparecchi stradali, colpevoli di affliggere gli automobilisti a suon di multe per eccesso di velocità. E sui social è già diventato una celebrità

Ma a quali sanzioni può andare incontro il misterioso vendicatore?

Il distruttore degli autovelox

Ad oggi, giovedì 25 gennaio, sono stati abbattuti in Veneto 13 autovelox. L’ultimo caso di distruzione di un apparecchio stradale risale alla notte di mercoledì 24 gennaio. A essere stato segato è il palo che sorreggeva un impianto piazzato da un paio d’anni lungo la strada provinciale 46 “del Piovego”, nel comune padovano di Villa del Conte.

E per la prima volta il vendicatore misterioso ha lasciato anche un messaggio. Più precisamente un volantino, nel quale ha scritto: «Fleximan sta arrivando». Tutto in stampatello.

Le indagini della polizia

Al momento, sono tre le Procure del Veneto che hanno avviato gli accertamenti sul misterioso Fleximan. Oltre a Padova si sono mosse Rovigo – dove sono avvenuti i primi vandalismi – e Treviso. Ma è probabile che il caso arriverà anche in altre Procure. Non è detto infatti che si tratti di un unico vandalo. Soprattutto osservando che i danneggiamenti sono avvenuti in diverse regioni del nostro Paese.

I due reati che potrebbero essere contestati a Fleximan sono danneggiamento aggravato e, probabilmente, anche interruzione di ordine pubblico. Il procuratore Marco Martani ha anche sottolineato che eventuali espressioni di sostegno alle gesta del ‘segatore di pali’ potrebbero configurare l’accusa di apologia di reato. Soprattutto pensando ai numerosi attestati di stima da parte di cittadini e di alcuni politici.

Il confronto con gli altri Paesi

Non è un caso che proprio in Italia sia nato il mito di Fleximan. Il nostro Paese, infatti, è il primo in Europa per numero di autovelox: circa 11.130. Basti pensare che il secondo è la Gran Bretagna con 7.700 apparecchi di rilevazione automatica della velocità. E il confronto con i nostri “vicini di casa” è impietoso. In Germania sono presenti 4.700 macchinette. In Francia soltanto 3.780.

L’Italia però non è il Paese dove le norme sugli autovelox sono le più stringenti. Nella vicina Svizzera le regole e i controlli sono molto più rigidi che da noi. Le cosiddette auto civetta non sono assolutamente tenute a comunicare anticipazioni o avvertimenti sui rilevamenti con pistola laser, che sono utilizzati per contrastare infrazioni gravi alla Legge federale sulla circolazione stradale. Inoltre, la polizia svizzera nasconde ovunque il migliaio di radar in dotazione per fotografare chi non rispetta i limiti alla guida. E si serve di auto in borghese per controllare quando e come vuole gli automobilisti che corrono troppo sulle loro strade.

La rassegnazione dei sindaci

Visto il successo popolare di Fleximan, molti sindaci si sono ormai rassegnati. Sarah Gaiani, presidente della Federazione dei Comuni del Camposampierese, ha dichiarato che potrebbe non essere reinstallato l’autovelox abbattuto: «Non credo che lo reinstalleremo: in quella stessa strada ce n’è già un altro, e poi dobbiamo tenere conto anche del dissenso delle persone, se c’è chi arriva a tanto non possiamo ignorarlo».

Dello stesso avviso è anche Marco Schiesaro, sindaco di Cadoneghe. «Già non ero molto convinto prima – ha confessato il primo cittadino – ora con quello che è successo, le indagini e tutto il resto, ho deciso di non reinstallare nulla».

Il sostegno popolare

Fleximan ha riscosso un successo notevole, soprattutto tra i comuni cittadini. Su Facebook, per esempio, è nato addirittura un gruppo in sostegno dell’antieroe misterioso. E su X – ex Twitter – numerosi account hanno postato messaggi di stima nei suoi confronti.

A Padova è apparso anche un murales – realizzato dal  writer Evyrein – dedicato al vendicatore ignoto. Si tratta di una vera e propria citazione cinematografica perché viene  riprodotta Beatrix, la sposa protagonista di Kill Bill. Nel disegno sfodera la sua katana mentre tiene nell’altra mano un autovelox sradicato. 

 

Andrea Carrabino

Braidese per nascita, milanese per scelta. Laureato prima in Scienze Politiche e poi in Scienze del Governo. Amo la politica, ma non la vivrei. Juventino sfegatato e amante delle serie tv e del cinema. Toglietemi tutto, ma non The Office

No Comments Yet

Leave a Reply