Niente squalifica per Francesco Acerbi. Il Giudice Sportivo ha deciso per l’assoluzione del calciatore. Acerbi attendeva il giudizio circa i presunti insulti razzisti che avrebbe rivolto al giocatore Juan Jesus durante Inter-Napoli del 17 marzo scorso. La sentenza di assoluzione rimette immediatamente il calciatore a disposizione dell’Inter e della Nazionale.
I motivi dell’assoluzione
È durata nove giorni l’attesa che ha tenuto con il fiato sospeso Francesco Acerbi e la sua società di appartenenza, l’Inter. Ma anche la Nazionale che, indecisa sul da farsi, ha escluso il calciatore dagli ultimi impegni, sostituendolo con il romanista Gianluca Mancini. In questi nove giorni Acerbi ha ritrattato più volte. In un primo momento sembrava che avesse trasceso con le parole in campo per poi scusarsi immediatamente. In un secondo tempo, però, aveva dichiarato di non aver pronunciato alcuna frase razzista e di non avere nulla di cui scusarsi. La negazione aveva suscitato le ire di Juan Jesus e portato la vicenda all’attenzione del Giudice Sportivo. Che solo ieri pomeriggio, 26 marzo, ha decretato l’assoluzione per il nerazzurro.
Era un rischio pesante quello che correva Acerbi. Per chi si macchia di condotte discriminatorie, infatti, il codice di giustizia sportiva prevede dieci giornate di squalifica come pena minima. Una sanzione gravosa, che avrebbe concluso anzitempo il campionato del giocatore e ne avrebbe probabilmente compromesso la carriera, con l’Inter già pronta al licenziamento per giusta causa. Con così tanto in gioco, il Giudice Sportivo Mastandrea ha optato per la moderazione. A determinare la sua decisione la non platealità delle ingiurie, percepite «dal solo calciatore offeso, senza dunque il supporto di alcun riscontro probatorio esterno, che sia audio, video e finanche testimoniale». Lo riporta il comunicato del Giudice.
La silente replica di Juan Jesus
Un verdetto che fa tirare più di un sospiro di sollievo. Ad Acerbi, ovviamente, che per ora non ha commentato (ci ha pensato la moglie, che ha esultato sui social). Ma anche all’Inter, che non dovrà privarsi del suo difensore in queste ultime giornate di campionato, decisive per la corsa scudetto. Meno soddisfatto Juan Jesus, la cui domanda di giustizia non è sfociata in un provvedimento disciplinare. Un’indiscrezione della Gazzetta dello Sport riferisce che il brasiliano starebbe meditando di sporgere una denuncia penale contro Acerbi.
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Per il momento l’unico suo gesto di risposta è stato molto meno rumoroso. Venuto a conoscenza dell’assoluzione di Acerbi, Juan Jesus ha semplicemente cambiato la sua foto profilo su Instagram. La nuova immagine riporta, in bianco e nero, un braccio alzato con il pugno chiuso. È l’iconica rappresentazione simbolo del “Black Power”, slogan dell’omonimo movimento impegnato nella difesa dei diritti degli afroamericani negli USA dalla fine degli anni Sessanta. Quali che siano gli sviluppi futuri della vicenda, il messaggio più immediato sembra essere quello di continuare a lottare contro il razzismo nello sport.