La cattura del boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro ha rappresentato una pagina importante della storia italiana. Con l’arresto dell’uomo delle stragi del ‘92-‘93, nonché pupillo del capo dei capi Salvatore Riina, va sfoltendosi l’elenco dei latitanti di massima pericolosità che fanno parte del “programma speciale di ricerca” del gruppo Interforze. Ma il mandante dell’omicidio di Falcone e Borsellino, purtroppo, non era l’ultimo ancora in circolazione.
Attilio Cubeddu
Nato il 2 marzo 1947 a Arzana (Nuoro), e ricercato da 25 anni per non aver fatto rientro, al termine di un permesso, nella Casa Circondariale di Badu e Carros (Nuoro), dove si trovava ristretto, Attilio Cubeddu è uno dei quattro super latitanti ancora ricercati in Italia. Iscritto all’Anonima sarda, tra le accuse a lui contestate ci sono sequestro di persona, omicidio e lesioni gravissime.
Giovanni Motisi
Tra gli altri latitanti c’è Giovanni Motisi, nato il primo gennaio 1959 a Palermo, e ricercato dal 1998 per omicidi, dal 2001 per associazione di tipo mafioso, dal 2002 per strage. Il siciliano è stato condannato alla pena dell’ergastolo.
Renato Cinquegranella
Esponente della camorra, è nato il 15 maggio 1949 a Napoli, ed è ricercato dal 2002 per associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso in omicidio, detenzione e porto illegale di armi, estorsione ed altro.
Pasquale Bonavota
A concludere la lista dei latitanti più pericolosi il calabrese Pasquale Bonavota. Immischiato nella ’ndrangheta, è nato il 10 gennaio 1974 a Vibo Valentia, ed è ricercato dal 2018 per “associazione di tipo mafioso” e “omicidio aggravato in concorso”.