Converrà poco acquistare immobili in Spagna a chi proviene da fuori dell’Unione Europea. Il governo socialista di Pedro Sànchez, in carica dal 2023, vuole imporre una tassa del 100% sull’acquisto di immobili a tutti coloro che non possiedono la cittadinanza UE. Mossa discriminatoria o semplice misura per regolare il mercato immobiliare? L’intervento sembra, piuttosto, un tentativo per placare la rabbia dei cittadini spagnoli, che si ritrovano a spendere ingenti cifre per comprare e mantenere le proprie case.
La Spagna è uno dei paesi europei più attivo nel mercato immobiliare. Il problema è che molti cittadini extraeuropei comprano gli immobili per poi «speculare», dice il premier. Questo perché gli appartamenti acquistati vengono poi messi sul mercato a prezzi altissimi e vengono adibiti a case turistiche o per affitti brevi come Airbnb.
L’intervento
Solo nel 2023 in Spagna sono stati acquistati 27 mila appartamenti poi messi sul mercato in affitto a prezzi altissimi. Con lo scopo di limitare il fenomeno di Airbnb, Sànchez propone una legge per equiparare le tasse sugli appartamenti turistici a quelle di altre attività economiche. La misura è necessaria dal momento in cui negli ultimi anni il prezzo medio delle case è cresciuto del 48% in Europa. Si sta creando una sorta di divario tra i proprietari ricchi e gli inquilini poveri.
La tassa del 100% proposta da Sànchez ha quindi l’obiettivo di disincentivare l’acquisto di immobili da parte di cittadini extra UE che li metterebbero in affitto. La crisi abitativa in Spagna è un sintomo che si fa sentire in quasi tutta Europa. Una problematica che deriva da una scarsa offerta e da una ridotta capacità di acquisto da parte dei cittadini, soprattutto della fascia più giovane della popolazione.
Il fenomeno spagnolo
Clima soleggiato, ritmi lavorativi più blandi e possibilità di conoscere persone, sono solo alcuni dei motivi che spingono gli stranieri ad acquistare case e appartamenti nelle Penisola Iberica. Infatti, sono stati gli stessi spagnoli a sfruttare questo mercato inizialmente. Tanto che, negli ultimi anni, hanno costruito quasi il doppio rispetto al resto d’Europa. Questo processo ha portato cittadini benestanti provenienti principalmente da Inghilterra, Stati Uniti, Messico e Venezuela a comprare e poi affittare gli immobili in questione.
In realtà le tasse esistono già e i costi sono sempre più alti. Tutto cambia a seconda della regione in cui si decide di comprare ma, gli agenti immobiliari testimoniano che le aliquote si aggirano intorno al 7 e il 12%. Ma oltre a questo non è neanche vero che ci sia solo una speculazione da parte degli stranieri sugli immobili della penisola. Infatti, solo 8,5% delle transazioni sono estere in questo campo. Se si considera che le case e gli appartamenti disponibili in Spagna sono circa 26.000 all’anno, il numero risulta davvero minimo.