«Anna Frank Brucia», scritte antisemite davanti due scuole a Pomezia

«Calpesta l’ebreo» e «Anna Frank Brucia», con tanto di svastica e altri simboli nazifascisti, sono stati scritti davanti a due scuole a Pomezia, nei pressi della Capitale. Questo è il quinto episodio in meno di un mese.

Immediata la reazione della Rete degli studenti medi di Pomezia che ha risposto così: «Questo è un preoccupante segnale del diffondersi del razzismo e del sentirsi autorizzati a palesare le intolleranze razziali. Il liceo Pascal si è subito attivato per condannare queste azioni e per cancellare queste scritte turpi che colpiscono nel cuore la casa degli studenti».

Il sindaco Adriano Zuccalà è stato il primo a dare l’allarme: «Si tratta di un atto gravissimo che condanno a nome di tutta l’Amministrazione comunale e spero si possa far luce quanto prima sugli autori di questo vile gesto – e ha aggiunto – Sono rammaricato e indignato per quanto accaduto».

L’istituto Largo Brodolino proprio oggi ospitava Gabriele Sonnino, testimone del massacro antisemita. «Un fatto che ci spinge a lavorare ancora di più con le scuole per trasmettere alle nuove generazioni una memoria collettiva che è il messaggio di chi c’era e il ricordo vivo di una comunità che difende i diritti umani», sottolinea Zuccalà.

«Parlateci delle foibe», così i responsabili degli insulti antisemiti di Pomezia avrebbero terminato il lavoro. Pochi giorni fa, la scritta «fasci appesi» è apparsa su una lapide dedicata ai martiri , firmata poi, con falce e martello.

Ora, al vaglio dei carabinieri ci sono alcune registrazioni di telecamere che potrebbero incastrare i colpevoli. Lucia Azzolina, ministra dell’istruzione ha dichiarato che «razzismo e antisemitismo non entreranno mai a scuola».

Il segretario del Partito Democratico e presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, in un post su Facebook ha detto: «Sono sicuro che i ragazzi della scuola, feriti da questo schifo, reagiranno con orgoglio per riaffermare i valori di antifascismo e libertà che hanno salvato il nostro Paese in passato».

Su Twitter invece, la sindaca di Roma Virginia Raggi ha commentato così: «Mi auguro sia fatta subito chiarezza e siano individuati i responsabili di questo ignobile gesto».

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