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Piazza affollata a Roma per il tradizionale concertone del 1° maggio. Nonostante la pioggia, in tantissimi hanno riempito piazza San Giovanni dove, sul palco, si sono susseguiti tanti musicisti. L’evento, anche quest’anno, è stato condotto da Ambra Angiolini e Lodo Guenzi. L’artista più atteso è stato sicuramente Noel Gallagher che ha suonato Fort Knox, Holy Mountain e la psichedelica It’s a beautiful world. Ha poi emozionato tutti i fan degli Oasis cantando la bellissima Wonderwall e Stop crying your heart out. Ha poi chiuso la sua esibizione omaggiando i Beatles con All you need is love. Dopo la magica esibizione di Noel Gallagher è toccato a Carl Brave che ha cantato i suoi brani più famosi come Fotografia e Camel blu. Il cantautore romano è stato poi seguito da Manuel Agnelli e Rodrigo D’Erasmo che hanno omaggiato i Nirvana con You know you’re right, per poi cantare uno dei singoli più famosi degli Afterhours, di cui Agnelli è frontman, Non è per sempre. L’esibizione si è poi conclusa con un omaggio a Lou Reed con Perfect day.
Anche quest’anno non sono mancate le polemiche. Proprio l’anno scorso, la presentatrice Ambra Angioini era stata accusata per aver indossato un maglioncino griffato da 329 euro. In risposta alle critiche dell’anno precedente, Angioini ha indossato una maglia con la sigla dei tre sindacati confederali organizzatori dell’evento. A sostenerla Lodo Guenzi che ha indossato una maglietta con su scritto “Meno rovesci, più diritti”.
Tra gli altri momenti emozionanti, l’ingresso sul palco di Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, morto a causa di un pestaggio avvenuto durante un arresto. «Sentirvi applaudire e gridare il suo nome è per me un’emozione indescrivibile – ha detto Ilaria Cucchi – Stefano è morto come ultimo tra gli ultimi, ma sentirvi significa che la battaglia di tutti questi anni non è stata inutile, forse abbiamo aperto un varco, forse oggi abbiamo dimostrato che non bisogna mai smettere di crederci e di indignarsi, mai cedere al pregiudizio o voltarsi dall’altra parte. Voglio dirvi che i diritti umani non sono per nessun motivo sacrificabili».
Sul palco sono saliti, inoltre: Achille Lauro, Daniele Silvestri, Rancore, i Subsonica, Willie Peyote, Motta, i Negrita, i Pinguini Tattici Nucleari, Lemandorle, gli Ex Otago, Eugenia in via di Gioia, Izi, Dori Ghezzi, La Municipal, Coma_Cose, i Canova, Ghemon, Anastasio e tanti altri.