Si è spento a Roma all’età di 91 anni Piero Terracina e con lui se n’è andato un pezzo di storia da non dimenticare. Era uno degli ultimi sopravvissuti al campo di sterminio di Auschwitz e, per più di cinquant’anni, ha portato al pubblico la sua testimonianza degli orrori vissuti. I funerali si svolgeranno al Portico d’Ottavia, nel cuore del ghetto ebraico di Roma. A seguire, la cerimonia funebre al reparto israelitico del cimitero del Verano.
Nato a Roma nel 1928, aveva solo 15 anni quando, nel giorno della Pasqua ebraica del 1944, fu portato con la sua famiglia a Regina Coeli . Fu poi deportato nel campo di Fossoli, vicino a Modena, e infine in quello di Auschwitz.
«Con Piero Terracina ci legava una fratellanza silenziosa, tra noi non servivano parole. E ora che non c’è più mi sento ancora più sola», così lo ricorda la senatrice a vita Liliana Segre. « Noi ci conoscevamo da reduci. Lui era stato nel Lager degli uomini e io in quelle delle donne ovviamente. Però ogni volta che ci siamo incontrati, sentivamo proprio una fratellanza, qualcosa che ci univa. Tra me e lui, come con tanti altri come noi, non c’era bisogno di parlare. Noi dovevamo parlare agli altri ma tra di noi non c’era bisogno di farlo. La sua scomparsa mi colpisce molto. So che lui era molto amato e diceva sempre: “Io non ho avuto una famiglia ma ho avuto così tante persone che mi hanno voluto bene, che mi sono state vicine, di amici, che è andata bene così”. Non c’era stato bisogno di avere moglie e figli, per lui era stata stupenda l’amicizia di cui aveva goduto».
La Comunità Ebraica ha invece sottolineato il coraggio di Terracina nell’aver ricordato instancabilmente i campi di sterminio: «Oggi piangiamo un grande uomo. Il nostro dolore deve trasformarsi in forza di volontà per non permettere ai negazionisti di far risorgere l’odio antisemita».
Il leader della Lega Matteo Salvini ha voluto sottolineare la piena solidarietà del suo partito allo stato Ebraico: «E’ importante tramandare la memoria e il sacrificio di chi sopravvisse ai lager e Israele deve essere protetta da qualsiasi forma di odio».