Palermo, arrestati cinque mafiosi con reddito di cittadinanza

Palermo, arrestati cinque mafiosi con reddito di cittadinanza

Le mogli senza lavoro col reddito di cittadinanza. I mariti occupati a mandare avanti gli affari di Cosa Nostra tra traffici di droga, rapine e truffe alle assicurazioni. Questa la scoperta effettuata il 19 novembre della Squadra mobile di Palermo che, in una maxi operazione antimafia coordinata dalla Procura, ha riscontrato fenomeni criminali legati a truffe assicurative, realizzate attraverso la condotta della banda dei cosiddetti ‘spaccaossa’. Nove persone sono state arrestate con accusa di associazione mafiosa, estorsione, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, auto riciclaggio e danneggiamento fraudolento di beni assicurati. Tra loro, cinque percepivano il reddito di cittadinanza, conducendo una vita tra lussi e sfarzi.

Come Nicoló Giustiniani, braccio destro dei fratelli Stefano e Michele Marino, boss del quartiere di Brancaccio. La sua villa a Ficarazzi, nella provincia di Palermo, avrebbe un valore pari a 300 mila euro. Al suo interno, sono state trovate sculture di leoni a bordo di una piscina idromassaggio di 6 metri per 10, cucina spaziosa con tavolo per almeno 20 persone e ampie camere lussuose. Eppure, anche Giustiniani percepiva il reddito di cittadinanza. Nelle sue tasche arrivava un contributo mensile di 900 euro. La sua villa è stata sequestrata dagli uomini delle Forze dell’Ordine.

«Per la prima volta un’indagine conferma l’interessamento diretto di Cosa nostra in episodi di truffa», commenta il capo della Squadra mobile Rodolfo Ruperti, «questo avviene attraverso i due fratelli Marino, Stefano e Michele, a cui viene contestato il reato di associazione mafiosa». Nella lista delle persone fermate ci sono anche le loro mogli. Entrambe percepivano il reddito di cittadinanza. Le donne avrebbe avuto il diritto a ricevere un compenso mensile pari a 500 euro. Gli altri tre beneficiari fermati sono invece: Ignazio Ficarotta, Pietro di Paola e Angelo Mangano. Tutti nuclei familiari di Stefano Marino.

 

Virginia Nesi

LAUREATA IN SCIENZE UMANISTICHE PER LA COMUNICAZIONE A FIRENZE. HA DUE MASTER IN GIORNALISMO: UNO REALIZZATO ALL'UNIVERSITÁ SAN PABLO DI MADRID E L'ALTRO ALLA IULM DI MILANO. APPASSIONATA DI POLITICA ESTERA E SOCIETÁ, HA VINTO IL PREMIO "WALTER TOBAGI 40 ANNI DOPO" E LA MENZIONE SPECIALE AL PREMIO VERA SCHIAVAZZI. HA SCRITTO "MEZZO SOSPIRO DI SOLLIEVO"(PIEMME).

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